RAVENNA. Da qualche settimana un po’ di Ravenna è in cielo, o meglio, nello spazio. Questo grazie a un asteroide che tra il 2022 e il 2023 è stato intitolato proprio alla città.
A scoprirlo è stato l’astrofilo ravennate Fabrizio Tozzi, presidente Arar (Associazione ravennate astrofili Rheyta) dal 1991 al 1996.
”251619 Ravenna – ha raccontato Tozzi – è un asteroide della fascia principale che ho scoperto nel 2009. Presenta un’orbita caratterizzata da un semiasse maggiore di circa 2,61 unità astronomiche (circa 4 milioni di km), una eccentricità di 0,11 ed un periodo orbitale di 4,2 anni. Al ‘pianeta minore’ ho voluto dare il nome Ravenna per celebrare la nostra città”.
E la citazione con cui è stata proposta l’intitolazione dell’asteroide all’Unione astronomica internazionale recita: “Ravenna è una città italiana situata nella regione Emilia-Romagna. È stata la capitale dell’impero romano d’occidente e del regno ostrogoto. È nota per la sua architettura tardo-romana e bizantina ben conservata. Diversi edifici hanno straordinari mosaici antichi e alcuni di loro sono inclusi nella lista del patrimonio mondiale dell’Unesco. [Rif: WGSBN Boll. 2, #15, 15]”.
Due degli otto monumenti Unesco presenti a Ravenna rappresentano una volta stellata: quella più famosa del mausoleo di Galla Placidia e quella più piccola, ma non meno affascinante, della cappella arcivescovile di Sant’Andrea. Un altro cielo di Ravenna, limpido ed emozionante, è quello che si può vedere sotto la cupola del Planetario e che ospita ogni anno migliaia di visitatori.
Inoltre grazie ai nuovi strumenti recentemente acquistati dal Comune di Ravenna, tramite il cofinanziamento della Regione, come il nuovo telescopio computerizzato e una centralina meteo che si affianca alla camera Prisma per l’osservazione dei bolidi, sarà possibile potenziare le attività di didattica, divulgazione e osservazione del cielo.
L’intitolazione dell’asteroide a Ravenna è un bellissimo regalo anche per l’Arar che proprio quest’anno si appresta a festeggiare i suoi 50 anni di storia. Per l’occasione saranno tante ed importanti le manifestazioni che verranno organizzate nei prossimi mesi.
Sabato 11 febbraio, ore 15 al Planetario – Onu – International Day of Women and Girls in Science Giornata Internazionale delle Donne e Ragazze nella Scienza.
Promossa dall’Onu come occasione per aumentare la consapevolezza e sensibilizzare l’opinione pubblica verso le disparità di genere nel campo e il libero accesso di donne e ragazze alla ricerca. Gli appuntamenti avranno scienziate come ospiti e saranno condotti dall’astrofisica Daria Dall’Olio.
Domenica 12 febbraio, ore 8:30 al Planetario – VII Convegno nazionale di didattica dell’astronomia dell’Unione astrofili italiani (Uai).
Il meeting permette di incontrare e conoscere le numerose realtà astrofile e scolastiche, sparse sul territorio nazionale, un momento privilegiato di incontro per tutti gli operatori della didattica astronomica, che quest’anno è ospitato a Ravenna
Martedì 14 febbraio, ore 17 – Presentazione libro “A.R.A.R. 1973-2023, 50 anni di storia” nella sala Muratori della Biblioteca Classense. A seguire, ore 18, inaugurazione della mostra “50 anni in 50 foto” nella Manica lunga della Biblioteca Classense.
Domenica 12 marzo, dalle 10:30 – Giornata internazionale dei planetari, con appuntamenti e visite dedicati alle scuole.
Da venerdì 14 a domenica 16 aprile – Meeting nazionale dei Planetari.
Ravenna è stata scelta come sede per il Meeting di PLANit del 2023. Il Planetario aveva già ospitato il primo convegno in assoluto dei planetari italiani, nel 1986, e successivamente anche quelli del 2000 e del 2006.
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