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Due mostre al Museo delle Cappuccine

BAGNACAVALLO. Sabato 22 aprile alle 18, con una doppia inaugurazione, si apre la nuova programmazione espositiva del Centro Culturale delle Cappuccine di Bagnacavallo.

Il Museo delle Cappuccine propone le due mostre “Origine e meta. In viaggio tra le città del gabinetto delle stampe” e “La cura dell’antico. Il restauro delle stampe di Bagnacavallo”, visitabili dal 22 aprile fino al 2 luglio, attraverso le quali intende valorizzare il proprio patrimonio storico-artistico, in particolare quello del Gabinetto delle stampe antiche e moderne, vero fiore all’occhiello delle collezioni cittadine.

Istituito nel 1990, con lo scopo di dare visibilità e un adeguato luogo di conservazione a una preziosa e consistente donazione di stampe antiche lasciata al Comune di Bagnacavallo dal collezionista parmense di origini bagnacavallesi Emilio Ferroni, iniziava in quella data, grazie anche alla collaborazione e allo stimolo ricevuto da amici e conoscitori dell’arte incisoria come Giuseppe Maestri, Giorgio Trentin, Pier Carlo Santini, un’intensa attività espositiva e di ricerca intorno alle diverse tecniche calcografiche e xilografiche.

Non solo luogo deputato alla conservazione, dunque, ma centro promotore di iniziative volte alla diffusione della cultura dell’incisione, e proprio nel solco di questa tradizione si innestano le due iniziative che permetteranno di scoprire alcune delle più preziose e interessanti stampe solitamente archiviate nei depositi del museo.

La mostra “Origine e meta. In viaggio tra le città del gabinetto delle stampe” rientra nella tematica dedicata al paesaggio che dal 2022 accompagna l’offerta culturale cittadina e che in questo 2023 si incentra sul paesaggio urbano. Tra le oltre 13.000 opere conservate nel Gabinetto delle stampe ricorrenti sono quelle dedicate a vedute urbane, che permettono di cogliere le riflessioni che alcuni artisti hanno portato avanti sul tema e di approfondire i valori simbolici attribuiti al concetto di città. La mostra, che presenta una piccola selezione di queste vedute, accompagna il visitatore in un viaggio spazio-temporale da alcune città della storia e del mito divenute nell’immaginario collettivo veri e propri simboli, sino ad arrivare a città, comuni ma caratterizzate da una ben definita identità, da contemplare, scoprire, vivere.

“La cura dell’antico. Il restauro delle stampe di Bagnacavallo” porta invece in mostra una selezione di stampe antiche, scelte tra le più di 100 che sono state recentemente restaurate dagli specialisti del Laboratorio degli Angeli di Bologna, grazie al prezioso contributo della Regione Emilia-Romagna attraverso la legge regionale 18/2000. Le opere sono state oggetto di un importante intervento conservativo, del quale è dato conto nel percorso di mostra, che ha rimesso a nuovo i fogli con trattamenti di pulitura, di risarcimento di strappi e lacune e di reinstallazione su supporti adeguati, rendendole così fruibili sia per essere esposte che per essere studiate da vivo.

Nella selezione rientrano anche i due bulini più noti e preziosi della collezione, la Natività e il San Girolamo nello studio di Dürer, già esposti nel 2019 nella mostra monografica “Il privilegio dell’inquietudine”, insieme ad altre stampe mai presentate prima nelle sale del museo, di soggetto mitologico, di genere e religioso, tra cui alcune incisioni di riproduzione di famosi dipinti di Raffaello, Guercino e Guido Reni.

Per informazioni:

Museo Civico delle Cappuccine – via Vittorio Veneto 1/a

0545 280911 – gabinettostampe@comune.bagnacavallo.ra.it

www.museocivicobagnacavallo.it

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