LUGO. Sabato 6 maggio alle 17 inaugura al Museo Francesco Baracca Come un’onda, come in volo [1923-2023] 100 cavalli per Francesco Baracca.
Un progetto espositivo che intreccia storia, arte e mito a partire da due centenari strettamente connessi alla figura dell’aviatore lughese Francesco Baracca: la fondazione dell’Aeronautica Militare e la prima vittoria automobilistica di Enzo Ferrari al circuito del Savio a Ravenna, entrambi del 1923.
A partire dal simbolo ed insegna dell’Asso dei cieli, il celebre Cavallino Rampante, la mostra ne svela origini e sviluppi tracciando una mappa che mette al centro questa immagine, affiancandola a una costellazione composta da una pluralità di rappresentazioni del cavallo, un atlante e linea del tempo che si ramifica fino ai nostri giorni per aprirsi infine alle arti visive contemporanee.
Nello specifico pittura e disegno, linguaggi inesauribili in grado di innescare un cortocircuito vitale tra passato, presente e futuro.
Undici artisti del novecento tra pittura e disegno provenienti da musei e collezioni private
Luigi Annibale Bergamini, Alessandro Bruschetti, Gian Carozzi, Gino Croari, Vittorio Guaccimanni, Marino Marini, Enzo Morelli, Claudio Neri, Domenico Rambelli, Orazio Toschi, Mario Schifano
Cinquantatré artisti contemporanei: ventitré dipinti, ventotto disegni, una scultura e una fotografia
Nicola Alessandrini, Alessandro Aprile, Cesare Baracca, Mirko Baricchi, Cesare Biratoni, Giovanni Blanco, Francesco Bocchini, Lorenza Boisi, Marco Bongiorni, Andrea Bruno, Michele Bubacco, Chiara Calore, Valeria Carrieri, Jacopo Casadei, Luca Coser, Rudy Cremonini, Barbara De Vivi, Gabriele Ermini, Giovanni Lanzoni, Francesco Levoni, Lorenzo Di Lucido, Letizia Lucchetti, Filippo Maestroni, Paolo Maggis, Matteo Giuntini, Domenico Grenci, Andrea Grotto, Giuliano Guatta, Martoz, Enrico Minguzzi, Alessandro Miotti, Dario Molinaro, Lucia Nanni, Luca Nostri, Matteo Nuti, Ilaria Piccirillo, Ettore Pinelli, Gio Pistone, Denis Riva, Chris Rocchegiani, Giulio Saverio Rossi, Andrea Salvatori, Marco Salvetti, Nicola Samorì, Alessandro Saturno, Giulia Sensi, Davide Serpetti, Marta Sesana, Michelangelo Setola, Enrico Tealdi, Filippo La Vaccara, Arianna Zama, Alberto Zamboni.
“Una mostra di grandissimo respiro che sviluppa un tema identitario per la nostra città attraverso un percorso nel ‘900 e il contributo di tanti artisti contemporanei che hanno lavorato appositamente per questo progetto espositivo – spiega il sindaco Davide Ranalli -. Siamo molto felici di offrire ai nostri cittadini un nuovo luogo dove ampliare le nostre attività. Il dialogo che si creerà tra le opere e il contesto, con l’affaccio sulla piazza monumento realizzata da Domenico Rambelli, è di grande suggestione e ci permette di realizzare un altro tassello del museo diffuso sulla figura di Francesco Baracca”.
“La nascita di un nuovo spazio culturale, a Lugo, è motivo per noi di grande orgoglio e un’altra opportunità dove sviluppare quel welfare culturale che ci contraddistingue da diverso tempo – aggiunge l’assessora alla Cultura Anna Giulia Gallegati -. Questa sarà significativa per molteplici aspetti: uno conoscitivo perché la figura del cavallino rampante verrà affrontata da un punto di vista storico, artistico e simbolico. Cento opportunità di vedere richiami al cavallino di Baracca attraverso gli occhi di diversi artisti con eventi collaterali per coinvolgere i più piccoli. Un museo, quello di Baracca, che con questa mostra respira, si trasforma e parla alla città del grande eroe, del cavallino e del volo. Un grande grazie a tutto il servizio Cultura, e in particolar modo a Massimiliano Fabbri, ma anche a tutto l’associazionismo e ai quanti, in ambito pubblico e privato, hanno contribuito al progetto. Una mostra realizzata dalla città per la città”.
Francesco Baracca congiunge e apre mondi: è quello che avviene anche con questo progetto espositivo – spiega il curatore Massimiliano Fabbri, direttore del Museo Baracca – . Questo bellissimo spazio, già a partire da questa mostra, si caratterizzerà come un laboratorio per il contemporaneo capace di dialogare e prendere forma e trasformarsi a partire dai molti percorsi e patrimoni della città di Lugo, intrecciando ambiti e discipline, storia, mito e arti visive.
Ottocento metri quadrati di superficie espositiva per un percorso che si articola in una successione di diciannove sale in cui dialogheranno cimeli e fotografie, lettere e documenti provenienti dai depositi del Museo Baracca e dai fondi della Biblioteca Trisi, undici artisti per il Novecento, da musei, archivi e collezioni private, e cinquantatré artisti contemporanei tra disegno e pittura, provenienti da tutto il panorama nazionale, quasi una mostra nella mostra.
E un libro di 192 pagine che accompagna e affianca il progetto, pubblicato da Danilo Montanari”.
Un progetto di Massimiliano Fabbri
Con la collaborazione di Giulia Garuffi e Giorgio Martini
Testi in catalogo di Mauro Antonellini, Marco Buscaroli, Massimiliano Fabbri, Giulia Garuffi, Giorgio Martini, Gabriele Montanari, Annarita Tasselli
Grafica Marilena Benini
Inaugurazione sabato 6 maggio 2023 ore 17.00
Dal 6 maggio al 24 settembre 2023
Giornate e orari di apertura: mercoledì 9.00-12.00, giovedì e venerdì 15.30-18.30; sabato, domenica e festivi 10-12 e 16.00-19.00; apertura su prenotazione tutte le mattine, da lunedì a venerdì, dalle 9 alle 12. Chiuso dal 7 al 16 agosto.
Ingresso gratuito
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