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Francesco Bearzatti in concerto

RAVENNA. Un concerto sovraccarico di energia e dinamismo, come si addice alla location.

Giovedì 11 maggio l’edizione 2023 del festival Ravenna Jazz torna al Bronson di Madonna dell’Albero, con un live del sassofonista Francesco Bearzatti. Il suo trio P.A.Z. (Post Atomic Zep) dichiara sin dal nome l’argomento della serata: un omaggio ai Led Zeppelin, la cui musica non perde un briciolo della sua forza dirompente in questa inedita codifica jazzistica. Forte anche dell’ausilio dell’elettronica, Bearzatti sarà assieme a Danilo Gallo (basso, electronics) e Stefano Tamborrino (batteria, voce). Biglietti: intero euro 15; ridotto 13.

In giornata, al Centro Mousiké (ore 10-13 e 14:30-16:30), si terrà anche il secondo workshop di “Mister Jazz”, nel quale la cantante Maria Pia De Vito esplorerà i rapporti tra vocalità, improvvisazione e nuovi linguaggi musicali, rivolgendosi ai cantanti ma anche a tutti gli strumentisti. Iscrizione: euro 25.

Ravenna Jazz è organizzato da Jazz Network in collaborazione con gli Assessorati alla Cultura e alle Politiche giovanili del Comune di Ravenna, in convenzione con l’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna, con il sostegno del Ministero della Cultura e di SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori. Il festival vanta il patrocinio di ANCI Emilia-Romagna.

Nella musica di Francesco Bearzatti (nato a Pordenone nel 1966) risuonano le eterogenee componenti della sua formazione: gli studi classici, il metal, la musica da ballo popolare e moderna. Una varietà di interessi che si riscontra anche nelle collaborazioni che lo hanno portato a suonare al fianco di Joe Lovano, Butch Morris, Louis Hayes, Ben Riley, Kenny Wheeler, Randy Brecker, Mark Murphy, Tom Harrell…

Il suo nuovo progetto in trio, col quale affronta di petto le musiche dei Led Zeppelin, è una vera apoteosi degli aspetti più ribollenti di questa eterogeneità stilistica. Creatività, ingegno e amore per i decibel sono gli ingredienti essenziali per gettarsi nel confronto con la leggendaria band di Robert Plant, Jimmy Page, John Paul Jones e John Bonham. Il rock travolgente dei Led Zeppelin, intriso di blues, percorso da melodie memorabili e sostenuto da ritmi sbalzati anche in maniera asimmetrica, pone una sfida epica, quasi impossibile per un organico jazzistico. Ma Bearzatti ha già dato prova di quanto in là può spingersi col suo strumento, forzandone il suono, anche con un abile uso della microfonatura e l’elettronica, sino a estrarre dall’ancia una vibrazione hendrixiana. In scaletta, ai grandi classici dei Led Zeppelin (Stairway to HeavenWhole Lotta LoveImmigrant SongKashmir…) sono affiancate alcune composizioni originali di Bearzatti e dei suoi collaboratori.

“Con questo nuovo progetto ho voluto chiudere un cerchio molto importante per me, cominciato nel lontano 2005 con la pubblicazione di tre pezzi dei Led Zeppelin uniti a mo’ di suite” commenta Francesco Bearzatti. “Terminare un intero lavoro sulla musica degli ZEP e poterlo portare in tour era una cosa che avevo in mente da anni e sono felice di esserci finalmente riuscito. Mettere il distorsore sul sax e sentirsi contemporaneamente Page e Plant non ha eguali per me che sono cresciuto con questa musica. Con la libertà dell’improvvisazione sono in grado di rimaneggiare il repertorio dei Led Zeppelin in totale libertà e grazie all’apporto di musicisti meravigliosi come Gallo e Tamborrino la sensazione di essere una rock band è reale”.

Informazioni

Jazz Network, tel. 0544 405666, fax 0544 405656, e-mail: info@jazznetwork.it

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