Borghetti alla guida della struttura regionale. Cambiano i fattori, ma non il prodotto
CESENA. Paolo Manzelli è stato eletto nuovo segretario Generale della Uil di Cesena. L’elezione è avvenuta dopo che la scorsa settimana Marcello Borghetti, segretario uscente, ha assunto la guida della Uil regionale prendendo il posto di Giuliano Zignani che ora è presidente della nazionale Ital, il patronato della Uil. Ma l’impressione è che sia stato lui il regista di tutta l’operazione. Del resto aveva bisogno di dare continuità al suo lavoro. Come era facile immaginare, col suo arrivo la segreteria regionale era diventata protagonista e per farla rimanere tale Borghetti è la persona giusta. In questi anni è cresciuto moltissimo. Non era facile sostituire Zignani a Cesena. Ci è riuscito facendo un sindacato di lotta e di governo, impostazione che, è facile immaginare, proseguirà anche a Bologna.
A Cesena adesso toccherà a Manzelli. Ma pare esserci continuità. “Siamo di fronte a sfide complesse – dice il neo segretario -, a partire da un mercato del lavoro sempre più frammentato nei diritti e indebolito nelle tutele, una disoccupazione che rimane strutturalmente troppo elevata, gli effetti a lungo termine della pandemia e la necessità di continuare la battaglia non ancora vinta per una sanità pubblica e universale da difendere, ma soprattutto la ricostruzione della Romagna dopo l’alluvione. Saranno queste le priorità della nostra azione che continuerà nel solco del grande lavoro che Marcello ha fatto prima di me e che potrà portare avanti da domani in qualità di nostro segretario regionale”.
La Uil continuerà, garantiscono Manzelli, Borghetti e Zignani, nella campagna di mobilitazione contro le misure del Governo che penalizza le fasce deboli strizzando l’occhio a pochi. “Una Flat Tax sbagliata, una assente lotta all’evasione fiscale, vera piaga del nostro paese, e l’assenza di misure strutturali a sostegno dei redditi delle lavoratrici, dei lavoratori così come dei pensionati e l’assenza di misure vere a sostegno della sicurezza nei posti di lavoro, sono i motivi che stanno alla base della campagna che la Uil continuerà a portare avanti anche nei prossimi mesi fino a quando non arriveranno risposte reali nelle politiche di governo oggi non soddisfacenti. Serve un’idea di Società diversa che rimetta al centro le persone e il loro valore”.
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