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Soirée Rachmaninov al De Andrè

RAVENNA. Quando l’anniversario è doppio – 150 anni dalla nascita e 80 dalla morte di Sergej Rachmaninov – la celebrazione non può essere meno che magica.

Ed è puro, raffinato incanto quello che promette la Soirée di musica e danza per Rachmaninov ideata da Daniele Cipriani con la consulenza musicale di Gastón Fournier-Facio: giovedì 6 luglio, alle 21.30 al Pala De André, Ravenna Festival ospita la serata-omaggio che celebra il compositore con la meravigliosa complicità di Beatrice Rana, folgorata dalla danza sulla via di Ravenna Festival 2020. Per “duettare” con stelle del balletto da teatri delle due sponde dell’Atlantico si uniscono a lei la sorella Ludovica al violoncello e Massimo Spada al pianoforte. Sono di Uwe Scholz le coreografie Sonata, sull’Andante della Sonata per violoncello e pianoforte in sol minore op. 19, e Trio, sull’Andantino dalla Suite n. 2 per due pianoforti, mentre è sulle Danze sinfoniche che Sasha Riva e Simone Repele hanno creato Alla fine del mondo. Si intrecciano così due arti sorelle, anzi tre, perché oltre a danza e musica c’è anche la parola: Ettore F. Volentieri si cala nei panni di Rachmaninov, per condividerne ricordi e aneddoti di vita e carriera. L’appuntamento è possibile grazie al sostegno di CNA Territoriale di Ravenna in collaborazione con Arco Lavori. 

“Rachmaninov è stato un autore generosissimo per il pianoforte e per noi pianisti – sottolinea Beatrice Rana – La sua musica è energia, poesia, racconto, a volte molto triste ma sempre ricco di tantissimi colori e suggestioni. Ci piace pensare che in questa serata realizziamo il suo sogno di una coreografia sulleDanze sinfoniche: un regalo per il suo compleanno!”. Era infatti desiderio di Rachmaninov che fosse Mikhail Fokine a mettere in danza questa sua ultima partitura; purtroppo il coreografo, il cui nome è indissolubilmente legato ai Ballets Russes di Diaghilev, morì prima di dar vita al progetto. Raccolgono il testimone i coreografi-danzatori Simone Repele Sasha Riva, che per Alla fine del mondo si sono lasciati ispirare dalle grandi e preziose mani di Rachmaninov (quelle che assicurò presso i Lloyd’s di Londra), dalla sua predilezione per i fiori di lillà e dalla celebre dichiarazione “La musica basta per una vita intera, ma una sola vita non basta per la musica”. Due i pianoforti in palcoscenico: Beatrice Rana e Massimo Spada eseguono infatti la versione per due strumenti delle Danze sinfoniche, che Rachmaninov scrisse parallelamente a quella orchestrale. A Riva e Repele si uniranno in scena altri otto interpreti, a inclusione di Parvaneh Scharafali e Yumi Aizawa, originarie rispettivamente dell’Iran e del Giappone e che hanno all’attivo ricche carriere in Germania, Francia, Svizzera e Olanda.

Fatto tesoro della felice esperienza di Stravinsky’s Love, che due anni fa ha celebrato il cinquantenario della morte di Igor Stravinskij, Daniele Cipriani è tornato a unire danza, musica e testi recitati in omaggio a un gigante della musica, grande compositore che fu anche direttore d’orchestra e uno dei più brillanti pianisti che il mondo abbia mai conosciuto. La natura delle composizioni di Rachmaninov, lo scorrere fluviale delle note, la leggerezza farfalla delle sue melodie ne fanno un autore molto “rubato” dai coreografi, per quanto abbia composto poco per il balletto. Soirée Rachmaninov si apre con il noto Preludio in do diesis minore op. 3 n. 2 eseguito dallo stesso compositore in una storica registrazione, seguito dal Vocalise in mi minore, affidato alle sorelle Rana. Né manca un momento solistico per Massimo Spada, il Preludio in re maggiore op. 23 n. 4. Oltre alle Danze sinfoniche, l’intenso dialogo con la danza continua con le coreografie del tedesco Uwe Scholz, scomparso prematuramente: il suo geniale istinto per Rachmaninov può essere ammirato in Sonata e Trio, rimontati per l’occasione da Roser Muñoz Massanas; lavori che, pur astratti, esprimono le tinte, ora forti e ora tenere, dell’amore. A interpretarli l’italiana Rachele Buriassi (Les Grands Ballets Canadiens), il cubano Esnel Ramos (Les Grands Ballets Canadiens, già Balletto Nazionale di Cuba) e l’ucraino Oleksii Potiomkin (già Teatro dell’Opera di Kyiv).

La scelta di Ettore F. Volentieri, che reciterà su testi composti da Fournier-Facio a partire da lettere e interviste, non è casuale: già Direttore generale della Fondazione Rachmaninoff (presso Villa Senar, la dimora del compositore russo sul lago di Lucerna), Volontieri è stato a lungo uno stretto collaboratore del nipote del compositore. E in scena indosserà i panni del musicista in più di un senso…sfoggiando un completo di lino bianco come era solito fare l’elegantissimo Rachmaninov nei mesi estivi. 

Info e prevendite: 0544 249244 – www.ravennafestival.org

Biglietti: da 20 a 60 Euro (ridotti da 18 a 55)

I giovani al Festival under 18: 5 Euro | under 30 sconto 50% sui biglietti superiori a 20 Euro    

A 150 anni dalla nascita di Sergej Rachmaninov (1873-1943)

Soirée di musica e danza per
Rachmaninov

direzione artistica Daniele Cipriani

consulenza musicale Gastón Fournier-Facio

Beatrice Rana Massimo Spada pianoforte

Ludovica Rana violoncello

coreografie Uwe Scholz / Simone Repele & Sasha Riva 

voce recitante Ettore F. Volontieri

testi a cura di Gastón Fournier-Facio

versione italiana di Simonetta Allder  

luci Alessandro Caso 

direttore di scena Luis Ernesto Doñas 

Sergej Rachmaninov (1873-1943)

Preludio in do diesis minore op. 3 n. 2   

(da una registrazione dello stesso Sergej Rachmaninov) 

Sergej Rachmaninov
Vocalise in mi minore op. 34 n. 14, per violoncello e pianoforte 

Ludovica e Beatrice Rana

Sonata

coreografia Uwe Scholz 

musica Andante dalla Sonata per violoncello e pianoforte in sol minore op. 19

eseguito da Ludovica Rana e Beatrice Rana

danzano Rachele Buriassi, Esnel Ramos 

Preludio in re maggiore op. 23 n. 4

Massimo Spada 

Trio 

coreografia Uwe Scholz
rimontata da Roser Muñoz Massanas

musica Andantino dalla Suite n. 2 in do maggiore per due pianoforti op. 17  

eseguito da Beatrice Rana e Massimo Spada 

danzano Rachele Buriassi, Oleksii Potiomkin, Esnel Ramos 

Alla fine del mondo 

coreografia Simone Repele & Sasha Riva 

musica Danze Sinfoniche op. 45, versione originale per due pianoforti  

eseguite da Beatrice Rana e Massimo Spada

scenografia Michele Della Cioppa

costumi Anna Biagiotti 

disegno luci Alessandro Caso 

danzano Yumi Aizawa, Luca Curreli, Riccardo Ciarpella, Francesco Curatolo, Chiara Dal Borgo, Giulia Pizzuto, Chiara Ranca, Simone Repele, Sasha Riva, Parvaneh Scharafali

prima assoluta

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