Post di Marcello Borghetti, segretario regionale della Uil
CESENA. Come era prevedibile, fa parlare la proposta di Enzo Lattuca di riconoscere a Cesena lo status di Comune capoluogo alla pari di Forlì. Comunque vada a finire Lattuca ha indovinato la mossa. La speranza però è che l’operazione vada in porto perché non ha controindicazioni, neppure per Forlì, come ha riconosciuto anche il sindaco del Cittadone. Perché sia di un’operazione con solo dei vantaggi è spiegato molto bene nel post che Marcello Borghetti, segretario della Uil regionale, ha pubblicato su Facebook.
La UIL sempre un passo avanti…
La richiesta di essere riconosciuti Comune capoluogo alla pari di Forli, rappresenta semplicemente il completamento di un percorso avviato all’atto della costituzione della Provincia di Forli e Cesena e mai realizzato…
Lo dissi al tavolo per il lavoro di Cesena quando ero ancora segretario della UIL di Cesena, e quando imparammo che l’accesso ad alcuni progetti del PNRR aveva un tetto di richiesta inferiore a quello riconosciuto a Forli.
Cesena all’atto pratico non è riconosciuta, al di là della denominazione, Provincia a tutti gli effetti pratici e operativi.
Qui non si tratta di duplicare nulla, non porterebbe via nulla a Forli, al contrario, questo riconoscimento e questa opportunità di modifica legislativa, rafforzerebbe sia Forli e sia Cesena…
Leggo molta strumentalità dal sapore chiaramente politico e poco concentrata al merito. Se tutto nel Paese deve essere gestito da Nord a Sud, dicendo un “no” per
principio alla parte avversa, a pagarne le conseguenze è un ragionamento sereno e di merito, concentrato esclusivamente sulla convenienza di una opportunità…
Bene ha fatto la UIL di Cesena, ad uscire su questo tema…
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