RAVENNA. Venerdì 29 settembre, alle ore 18, al Classis Ravenna – Museo della Città e del Territorio inaugurano Abitare a Ravenna e Pregare a Ravenna, le due nuove sezioni permanenti incentrate sull’arte del mosaico.
A caratterizzare questi nuovi spazi del museo, che si arricchisce di una documentazione scientifica di grande pregio, unallestimento fortemente coinvolgente, dove il visitatore potrà sentirsi parte integrante della storia. Tale inaugurazione si inserisce tra gli eventi di punta della VIII edizione della Biennale del Mosaico Contemporaneo, che partirà ufficialmente il prossimo 14 ottobre.
Saranno presenti: il sindaco di Ravenna Michele de Pascale, il direttore del Segretariato Regionale del Ministero della Cultura per l’Emilia-Romagna Corrado Azzollini e il presidente di RavennAntica, Giuseppe Sassatelli.
I due approfondimenti tematici, a cura di Andrea Augenti, Fabrizio Corbara, Giovanna Montevecchi e Giuseppe Sassatelli, esplorano due aspetti cruciali della storia della città: l’edilizia ecclesiastica tardoantica e quella residenziale in età romana e tardo romana. Questo ampliamento, permette al Classis Ravenna di rilanciarsi fortemente come museo del territorio: i reperti archeologici e i mosaici esposti provengono infatti non solo da alcuni dei più celebri scavi della zona di Ravenna, come quello della Basilica di San Severo a Classe, e da collezioni già conosciute in città, come la Domus dei Tappeti di Pietra, ma anche da altri siti, come il mosaico rinvenuto nella Domus di via Dogana a Faenza. Una connessione che vuole testimoniare la volontà della Fondazione RavennAntica di raccontare, tramite il Classis, una storia che va al di là dei confini di Ravenna, ma che abbraccia tutta la comunità che ha beneficiato dei fasti dell’epoca. Il nuovo allestimento, inoltre, ha permesso il restauro e la sistemazione delle nuove opere, consentendone la restituzione alla fruizione pubblica, da sempre al centro della mission di RavennAntica.
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