RAVENNA. Inizia domenica 15 ottobre al Rasi, alle 17, la rassegna La Stagione dei Teatri – Famiglie e Scuole dedicata al pubblico più giovane.
A inaugurarla, una produzione di Ravenna Teatro dal titolo “Thioro. Un cappuccetto rosso senegalese”, uno spettacolo caro al Centro di produzione ravennate per il rapporto con il Ker Théâtre Mandiaye Ndiaye. Lo spettacolo mette in corto circuito la fiaba europea di Cappuccetto Rosso con la tradizione africana: in scena e in dialogo Adama Gueye, Fallou Diop – attori e musicisti – accompagnati dalle note di Andrea Carella.
Lo spettacolo è nato in Senegal ed è stato una nuova occasione di incontro nel solco della feconda relazione delle Albe con Diol Kadd e gli attori legati a Mandiaye N’Diaye, figura cardine delle Albe (scomparso nel 2014) che nel suo paese di origine ha fondato l’associazione Takku Ligey coinvolgendo i giovani del villaggio e creando un’alternativa di lavoro e di vita.
Reinvenzione dal respiro africano di Cappuccetto Rosso, una delle fiabe europee più popolari al mondo e di cui esistono numerose varianti, Thioro evoca soltanto il popolare racconto della bambina che indossa un cappuccio rosso e che, mentre attraversa il bosco per portare provviste alla nonna, incontra un temibile lupo che la inganna.
In realtà questo viaggio dal ritmo pulsante, grazie all’intreccio di diverse lingue, strumenti e immaginari, porta ogni spettatore alla scoperta non del bosco, ma della Savana, e all’incontro non con il lupo, ma con Buky la iena, in un viaggio immaginifico e bruciante attraverso l’Africa.
Un “meticciato teatrale” che ha origine e prosegue il percorso delle “Albe afro-romagnole”: nel 1988, infatti, la compagnia, intrecciando la lezione della tradizione teatrale alla ricerca del nuovo, acquisì al suo interno dei griots senegalesi, coniugando drammaturgia, danza, musica, dialetti, invenzione e radici, e costruendo un importante percorso artistico, sociale e culturale che ha portato alla nascita, in Senegal, di una realtà teatrale e culturale di rilievo.
“Thioro. Un cappuccetto rosso senegalese” ha vinto l’Eolo Award 2019 per il miglior progetto produttivo ed è consigliato a bambini e bambine dai 6 anni di età e agli adulti.
Il mese di ottobre si chiude domenica 29, sempre alle 17:00 al Teatro Rasi, con una produzione di Drammatico Vegetale dal titolo “Sogni. Arlecchino e la bambina dei fiammiferi”. Scegliendo come prima chiave drammaturgica la favola della piccola fiammiferaia (La bambina dei fiammiferi, Hans Christian Andersen), lo spettacolo ripercorre alcuni temi classici della letteratura per l’infanzia, associandoli ad ambienti visivi costruiti attraverso citazioni dell’arte figurativa.
Entrambi gli spettacoli, come tutti quelli in calendario, prevedono una specifica programmazione rivolta alle scuole.
Come ormai da tradizione, i teatri coinvolti dalla rassegna saranno il Rasi e il Teatro Socjale di Piangipane, in via Piangipane 153, a Piangipane, a cui si aggiunge la sede del MAR, Museo d’arte della città, in via di Roma 13.
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