BAGNACAVALLO. Prendono il via sabato 21 ottobre gli eventi dedicati alla storia e alla cultura nipponica organizzati dal Museo Civico delle Cappuccine in collaborazione con Ascig – Associazione per gli Scambi Culturali fra Italia e Giappone in occasione della mostra “Strade e storie. Paesaggi da Hokusai a Hiroshige”.
Alle 17 si terrà un incontro sul periodo Edo, momento storico in cui fu attivo Hiroshige e in cui si sviluppò la tradizione dell’ukiyo-e, con relatore Antonio Moscatello, giornalista e saggista, esperto conoscitore del Giappone.
In una forma dialogata con Marco Del Bene, docente di Storia del Giappone a La Sapienza e presidente di Ascig, si parlerà dell’epoca di Edo (1603-1867) durante la quale nacque e si sviluppò l’arte della xilografia ukiyo-e. Nei circa 260 anni in cui il Giappone fu governato dagli shōgun della famiglia Tokugawa, la società fu divisa in rigide classi, la più importante quella dei guerrieri o samurai. La cultura ukiyo-e, tuttavia, nacque tra gli stati urbani borghesi, noti come chōnin: bottegai, artigiani, mercanti e professionisti che abitavano nelle città, in particolare nella grande capitale shogunale Edo (la moderna Tokyo) che fu la culla della cultura dei chōnin, che erano sia coloro che producevano le stampe ukiyo-e sia in buona parte coloro che le acquistavano.
I quartieri di Edo Osaka e Kyoto brulicavano di persone e di attività e frequenti erano i viaggi di samurai, mercanti e religiosi, in particolare lungo la celebre strada del Tokaidō. Sono proprio questi luoghi e i personaggi che li animavano i protagonisti delle stampe di Hiroshighe, Hokusai e di altri maestri del tempo, che oltre all’immenso valore artistico sono anche importantissime testimonianze storiche della società giapponese di quei secoli.
Alla fine dell’incontro sarà possibile salire alla mostra per ammirare un’opera scelta e commentata da Antonio Moscatello.
Antonio Moscatello ha 53 anni e scrive di Asia per l’agenzia di stampa askanews. È stato inviato di guerra in Iraq, ha coperto lo tsunami nel Sud-est asiatico, gli attentati di Londra (2005), le Olimpiadi di Tokyo del 2021. È stato corrispondente da Tokyo e da Budapest e Premio Umberto Agnelli per il giornalismo 2018.
Ha scritto il romanzo “Il lupo”; il libro-inchiesta “Megumi–Storie di rapimenti e spie della Corea del Nord”; i saggi per Newton Compton “Forse non tutti sanno che in Giappone”; “101 cose da fare a Tokyo e in Giappone una volta nella vita”; “A tutto Giappone”, “Breve storia del Giappone”, “Guida insolita di Tokyo e del Giappone”.
Nel 2018 ha coprodotto il progetto Atomic Bass, da cui sono tratti l’album omonimo e il documentario “Yomigaeru”, dei quali è anche co-autore.
Nel 2022 ha fondato l’etichetta musicale Doppio Sugo Records.
Il secondo dei cinque incontri previsti, in programma sabato 11 novembre, sempre alle 17, sarà dedicato al tema del Giapponismo europeo e all’attrice e perfomer giapponese Sadayacco, che tra il 1899 e il 1902 fu in Europa per una serie di spettacoli di grande risonanza. Protagonista sarà Carmen Covito, scrittrice e saggista.
Il Museo Civico è in via Vittorio Veneto 1/a.
Ingresso gratuito.
Info e prenotazioni:
0545 280913
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