RAVENNA. Tolja Djokovjc e Aura Ghezzi sono tostacarusa – tutto attaccato e tutto minuscolo – come raccontano.
La loro poetica, in dieci anni di lavoro nel teatro e nel cinema, si pone alla ricerca di un linguaggio ibrido e in movimento, che in Discorso delle Dorotke si esprime in un viaggio poetico e crudo intorno al tortuoso tema dell’essere sorelle, a partire dalle fiabe popolari.
Il reading per due sorelle apre gli appuntamenti teatrali di Fèsta – rassegna multidisciplinare a cura di E Production – sabato 11 novembre alle ore 21 al Teatro Rasi di Ravenna.
Il punto di inizio della ricerca drammaturgica ed attoriale delle due artiste è rappresentato dalle fiabe popolari, in cui le coppie di sorelle – tipicamente una viziata e una vessata, una sgarbata e una gentile, una destinata alla miseria e una alla ricchezza – sono un motivo ricorrente. Da qui, tostacarusa traccia il profilo di una relazione antichissima che arriva fino ad oggi. Così si passa dalle due Dorotke, fiaba popolare dell’est Europa, e dalle fate di Perrault al repertorio biblico, con Maria e Marta di Betania, a quello classico ed epico, con Antigone e Ismene, Elettra e Crisotemi, fino ad arrivare a sorelle moderne e famosissime, come Jane e Blanche Hudson, protagoniste indimenticabili di Che fine ha fatto baby Jane? o le disperate Blanche e Stella di Un tram chiamato desiderio.
Le protagoniste che conducono il pubblico in questo viaggio sono Aura Ghezzi, attrice di teatro e di cinema (ad esempio in Verso la guerra di R. Valerio (Cometa Off, Roma), Stiamo tutti male e Talking cure di L. Canali (AmazonPrime), Le lacrime amare di Petra von Kant di M. Lupinelli (TPE/Armunia), Romulus II (Sky) e Tolja Djokovjc, attrice, regista e drammaturga, vincitrice del Premio Autori Under40 del 49 Festival Internazionale del Teatro della Biennale di Venezia con il testo En abyme, e del Premio Riccione per il Teatro 2023 con il testo Lucia camminava sola.
«Le coppie dicotomiche di sorelle ci permettono di indagare le polarità che abitano i singoli individui. Esse ci accompagnano in una voragine profonda, perché dietro alla coppia buona/cattiva si impone una riflessione sull’ubbidienza e il conformismo, così seguiamo anche le tracce di sorelle cattive e disubbidienti che portano in sé una potente forza innovatrice e rivoluzionaria che rovescia il paradigma valutativo proprio della fiaba e del mito».
Così tostacarusa entra nei moventi di questa ricerca, iniziata nel 2023 e che proseguirà anche nel 2024, intitolata Con la lingua sulla lama, di cui Il Discorso delle Dorotke rappresenta il primo movimento, per approfondire specifici interrogativi sul tema della fiaba come genere e come modello performativo e per portare avanti un’indagine sul rapporto del mondo contemporaneo con la pratica del racconto.
Dopo il reading di tostacarusa, la dodicesima edizione di Fèsta – che si articolerà fino a dicembre tra teatro, danza, musica e incontri – da appuntamento al 16 novembre, sempre al Teatro Rasi alle ore 18 con “La bomba”. Ravenna nei romanzi di Alberto Cassani – incontro pubblico con l’autore, con la partecipazione di Marco Martinelli, Fausto Piazza, Fabio Sbaraglia e Ivan Simonini, condotto da Alberto Marchesani – e alle ore 21 con Entertainment. Una commedia in cui tutto è possibile di Menoventi.
BIGLIETTERIA
Biglietto intero € 12, ridotto € 10 (under 30 e over 65)
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