I Popolari per Cesena restano con Lattuca, ma chiudono ai 5Stelle

"Cesena ha bisogno di bene e non di urli”. 

CESENA. Due indizi non fanno una prova, ma sono un elemento che non può essere sottovalutato. Dopo il Pri anche i Popolari per Cesena dicono no ad un’operazione che apra le porte del centro sinistra ai 5Stelle. Per la verità i grillini non li hanno nominati direttamente, ma il messaggio è forte e chiaro quando affermano che vogliono costruire un’alleanza con Lattuca sindaco e si augurano che sarà dentro ad una coalizione, ma che non potrà essere fatta assorbendo posizioni contrapposte. Poi precisano che Cesena ha bisogno di “bene” e non di “urli”. 

Con Lattuca, ma anche con le proprie idee. È questo l’altro segnale inviato dalla lista centrista soprattutto quando puntualizza che rispetto al 2019 questa volta non ci sarà un Patto, ma un’alleanza vera e propria che si costituisca sul contributo di idee e progetti da mettere in campo per la Cesena 2024-2029, ma che si esprima anche sulla presenza politica di una rappresentanza, che è e vuole essere portatrice del cattolicesimo democratico che nel popolarismo sturziano prende forza e coraggio.

In definitiva i Popolari per Cesena chiedono un’alleanza che possa portare e tenere insieme idee e valori, progetti e stili, comunità e persona, diritti e ultimi, futuro e presente, vita e benessere, natalità e famiglia, salute e lavoro, casa e sicurezza, cittadinanza e partecipazione, conoscenza e informazione.

Lo fanno nella convinzione, come scrive oggi Emanuele Chesi sul Carlino, che buona parte della partita si giocherà al centro.

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli.