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Sondaggi politici: crescono Fdi e Pd. Il governo perde consensi

Il Presidente Sergio Mattarella ha ricevuto il Sen. Stefano BERTACCO e On. Arch. Fabio RAMPELLI, rispettivamente Presidente del Gruppo Parlamentare “Fratelli d’Italia” del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati,accompagnati dall’On. Giorgia MELONI, Capo della forza politica “Fratelli d’Italia” . (foto di Francesco Ammendola - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

Rilevazioni Swg

Dalle rilevazioni di Swg emerge che Il gradimento del Governo è andato progressivamente erodendosi dal suo insediamento in poi. Tuttavia, secondo i rilevatori, dopo l’ultima verifica rimane a un livello discreto, il 33 per cento. Spesso gli esecutivi precedenti in questa fase erano già scesi sotto il 30.

A sostenerlo sono soprattutto i giudizi relativamente buoni su politica estera ed economia, temi centrali in questo periodo. Nonostante il taglio all’Irpef, peggiora, rispetto a quattro mesi fa, la valutazione dell’operato dell’esecutivo guidato da Meloni sul fisco e nella stessa misura cala anche il giudizio sul fronte della sicurezza. Il tallone d’Achille del Governo però rimane l’immigrazione, tema che in questa fase figura sottotraccia, ma in futuro potrebbe riemergere con forza.

Coerentemente con i giudizi sugli ambiti d’azione, i ministri che riscuotono maggior gradimento sono quello delle politiche estere (Tajani) e dell’Economia (Giorgetti), oltre a Crosetto. Ne escono abbastanza bene anche i ministri Nordio e Piantedosi, mentre in fondo alla classifica troviamo Roccella e Santanchè.

Facendo un resoconto dopo sedici mesi in carica, un terzo degli italiani considera l’operato del Governo in linea con le proprie attese, il 15 per cento è rimasto positivamente sorpreso, mentre il 44 si ritiene deluso. Nell’ambito del centrodestra un elettore su quattro è deluso, principalmente perché si aspettava un’azione più incisiva, risultati più tangibili. Sul piano della coesione tra le componenti dell’esecutivo, nel centrodestra non vengono ravvisati particolari problemi. Al contrario, dall’esterno le divisioni vengono percepite in modo più marcato.

Rispetto a quattro mesi fa non c’è nessun ambito in cui il gradimento del governo cresca. Politica estera e Pnrr restano stabili, per il resto solo diminuzioni. Ambiente, sanità e lotta all’evasione fiscale sono quelli in cui il calo è minore: meno uno. Il calo maggiore (meno quattro) è per le scelte su fisco e tasse e sulla sicurezza. Male (meno tre) anche lavoro, scuola e infrastrutture.

Per quanto riguarda le intenzioni di voto: Fdi 28,2 (+ 0,3), Pd 20,1 (+0,4), 5Stelle 15,3 (-0,4), Lega 8 (-0,3), Forza Italia 7,1 (-0,2), Verdi-Sinistra 4,3 (+0,1), Azione 4,2 (-0,1), Italia Viva 3,3 (+0,2), +Europa 2,4 (-0,1), Italexit 1,5 (-0,2), unione Popolare 1,4 (meno 0,1), Democrazia Sovrana e Popolare 1,3 (+0,2), Sud Chiama Nord 1 (uguale), altro partito 1,9 (+0,2).

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