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Presentazione del libro “Terramara” di Davide Persico 

Mercoledì 6 marzo 2024, alle 20,45, presso il Centro di Educazione Ambientale “La Cocla”, via Andrelini 59, Forlì, verrà presentato il libro “Terramara. Il cambiamento climatico in  pianura Padana” di Davide Persico. L’incontro è promosso dalla Società per gli Studi Naturalistici della Romagna. Ingresso libero.
Il tema del cambiamento climatico in Pianura Padana è il nuovo sforzo letterario di Davide Persico, docente all’Università degli studi di Parma e sindaco di San Daniele Po, paese nel quale da sempre vive e dove ha fondato il Museo paleoantropologico del Po.
Un uomo del fiume, e di fiume, che conosce angoli, segreti e peculiarità del territorio. La molla che ha portato l’autore a scrivere questo nuovo volume è nata, ancora una volta, come accaduto anche in precedenza per le altre opere letterarie di Persico, da un fatto. In questo caso, l’affioramento, in mezzo al fiume, di fronte all’attracco di Isola Pescaroli, della sommità di un tronco. Un albero vissuto molti anni fa, sommerso dal divagare nello spazio e nel tempo del Po.
“Nascosto dalle acque fino al 2022 – racconta lo stesso Davide Persico – l’albero è riemerso grazie alla forte siccità che ha investito la Pianura Padana, diventando un riferimento. Come le pietre della fame rinvenute in alcuni fiumi d’Europa, e di recente anche nel Rio delle Amazzoni, incise con date e simboli per ricordare lo scarso livello dell’acqua durante i periodi di siccità, anche il tronco fossile ha assunto il medesimo ruolo di indicatore delle magre eccezionali, ormai sempre più frequenti. Ci sono evidenze di un cambiamento climatico in atto e da quell’albero è nata l’idea di raccontarle“.
Terramara è un libro che trova le proprie radici negli altri quattro già pubblicati e appartenenti alla stessa collana edita da Delmiglio: Il Lupo del Po (2019), Storie Naturali (2020), I fossili delle alluvioni (2021) e Alieni (2022). In tutti questi volumi naturalistici il tema climatico, che è di assoluta attualità, è stato accennato in maniera differente, mentre in Terramara è diventato il vero protagonista. Si tratta di un vero e proprio lavoro di ricerca delle evidenze del cambiamento climatico nel territorio della Bassa. 

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