Sabato 16 marzo 2024 primo appuntamento di un breve ciclo di pedalate tra natura e cultura alla scoperta di tre veri e propri scrigni di storia: le Antiche Pievi di Romagna.
Ritrovo alle ore 8.45 in piazza Saffi e partenza alle 9.00 per visitare la Pieve di San Martino in Ladino (circa ore 10.00), per poi raggiungere la Pieve di Santa Reparata di Terra del Sole (ore 11.00 circa) per ripartire alla volta di San Pietro in Arco a Villa Rovere (ore 12.00).
Le visite saranno condotte da Gabriele Zelli.
L’itinerario, su strade a basso traffico in parte sterrato, sarà di 25 km tra andata e ritorno. Bici consigliate: tutte.
Costo: gratis per soci Fiab, non soci 5€ (per assicurazione e organizzazione). Per informazioni: fiabforli@gmail.com; 3281418267 Maura.
La Pieve di San Martino in Ladino ha radici che affondano nella tarda età medievale, con il suo nucleo originario risalente alla fine del XIII secolo. Tuttavia, la struttura attuale è il risultato di una ricostruzione quasi completa avvenuta dopo il devastante terremoto del 1870, che ha causato la distruzione del castello preesistente su cui si ergeva la chiesa.
Durante i lavori di ristrutturazione alla fine del XIX secolo, la zona dell’abside è stata risparmiata dal crollo, consentendo il recupero di preziosi affreschi databili al Quattrocento. Questi affreschi, realizzati in periodi e stili diversi da artisti differenti, sono stati restaurati nel 1996, rivelandosi importanti testimonianze dell’arte sacra dell’epoca.
La Pieve di Santa Reparata, di stile bizantino, sorge tra Castrocaro e Terra del Sole, in un’area ricca di reperti archeologici romani che suggeriscono l’antica presenza del “vicus romano di Salsubium”, predecessore di Castrocaro. È la più antica chiesa della valle dell’Acquacheta, ma oggi rimangono solo alcuni elementi dell’originale, come arcate, un fonte battesimale decorato, affreschi e una vasca sarcofago. Un sarcofago in pietra d’Istria, ora nella chiesa di San Giovanni Battista a Castrocaro, proviene probabilmente dalla Pieve.
La sua costruzione è attribuita al 549, sebbene il primo documento risalga al 970. L’intitolazione a Santa Reparata, martire orientale, suggerisce il legame con l’esarcale e il culto diffuso dai mercanti greci. La santa è raffigurata anche nell’altare della chiesa di Terra del Sole.
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