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“Cesena 2024” si candida ad essere il principale alleato di Lattuca

Punta soprattutto su sport e servizi

“Cesena 2024” non è una meteora, ma una lista civica consolidata. E’ nata nel 2019, ma era la diretta emanazione di Semplicemente Cesena  fondata da Christian Castorri, attuale vice sindaco, nel 2014. Anche in questa occasione si candida ad essere di nuovo il principale alleato del Pd e di Enzo Lattuca. La lista è stata presentata sabato scorso. Gli onori di casa li ha fatti  Armando Strinati, consigliere comunale e esponente di primissimo piano della lista. Conosciamolo. 

Qual è il suo impegno all’interno del gruppo Cesena 2024?

“Insieme a Christian Castorri nel 2018 abbiamo dato vita alla lista e sono rimasto nel ruolo di coordinatore fino al 2019. Poi a marzo 2022, successivamente all’elezione del consiglio comunale, ne sono diventato capogruppo. In questi anni ho lavorato in consiglio per supportare i temi forti della nostra lista e gli impegni presi durante la campagna elettorale del 2019”. 

Quali i più rilevanti?

“Quelli relativi a Cesena Sport City, la mozione sullo slittamento delle scadenze del pagamento della Tari 2020 per le imprese (limitando l’impatto economico delle misure emergenziali adottate per contenere il Covid), la mozione per lo sviluppo e l’incentivazione del “Turismo Sportivo” e la riqualifica del parco EX GIL. Altro punto cardine è quello sul trasporto pubblico locale, rispetto al quale abbiamo già impegnato la giunta a farsene promotrice”.

L’aspetto sportivo è uno dei punti più importanti della lista. Come  vede il futuro dell’ambito sportivo cesenate? 

“Se non si intende partire subito con una inversione della riforma attualmente in atto, tempo due-tre anni e il mondo sportivo andrà incontro a difficoltà ancor più importanti rispetto a  quelle che già sta vivendo. Se poi aggiungiamo i mutamenti che si stanno verificando nelle abitudini dei cittadini, occorre un’attenzione maggiore da parte dell’amministrazione e della politica. Il rischio è quello da un lato di iniziare a perdere pezzi di società e di benessere collettivo, mentre dall’altra parte, dal punto di vista amministrativo, il rischio di perdere presidi sul territorio. Nel mondo dello sport lavorano tante persone, è necessario mantenere alta la sensibilità sul supporto all’associazionismo. Non ci si può limitare solamente alla riqualificazione degli impianti e all’aumento dell’offerta”.

Quale valore si vuole esaltare?

“Quello dell’incontro, della condivisione, vogliamo trasformare i centri sportivi in hub aggregativi. Non bisogna limitarsi solo alla questione Cesena Sport City, ma è importante sostenere tutto l’associazionismo e l’impiantistica sportiva”.

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