Il viaggio della memoria dell’Istituto Storico della Resistenza di Forlì 

Per la prima volta nella sua storia, l’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea di Forlì-Cesena ha realizzato quest’anno, dal 4 all’8 marzo, un Viaggio della Memoria, dal titolo “L’antisemitismo in Italia (1938) e in Olanda (1939-1945)”, cofinanziato con 15 mila euro dalla Assemblea Legislativa dell’Emilia Romagna. Al progetto, classificatosi al primo posto della graduatoria regionale, hanno aderito due Istituti scolastici cittadini: il Liceo Classico “G. B. Morgagni” con la classe 5aA Scienze Umane, opzione Economico Sociale, e l’Istituto Tecnico Industriale “G. Marconi” con le classi 4aA Elettronica e 4aB Meccanica. Ad accompagnare i 51 studenti complessivi partecipanti sono stati i docenti Claudia Gollini e Chiara Bigazzi per il Liceo Classico, e Claudia Fabbri, Donatella Rabiti e Roberto Versari per L’ITI. Hanno completato il gruppo Maurizio Gioiello, membro della sezione Didattica dell’Istituto Storico e ideatore del progetto, Pierluigi Consorti, socio e collaboratore dell’Istituto Storico conoscitore delle dinamiche storico politiche dell’Europa del Novecento, e Antonio Spazzoli, anch’egli socio e collaboratore dell’Istituto Storico nonché divulgatore della Memoria.
Il viaggio è stato incentrato sulle biografie di quattro persone: Arpad Weisz, Anna Frank, Rika Van der Lans e Waldemar Nods. Questi ultimi due erano marito e moglie, con vicende particolari pregresse: lei era cattolica olandese sposata con un uomo violento e poi divorziata, lui era un nero arrivato in Olanda per motivi di studio; i due ebbero un figlio, Sonny Boy, nato nel 1929. A causa di una delazione, con l’accusa di aver nascosto degli ebrei nella loro casa-albergo, i tre vennero arrestati e condotti inizialmente nel campo di concentramento olandese di Vught (il primo che è stato visitato dai ragazzi) dal quale furono poi trasferiti: Rika venne portata al campo di concentramento di Ravensbruck, dove morì, mentre Waldemar fu condotto in un campo di lavoro in Germania e poi ucciso durante un tentativo di fuga il 3 maggio 1945. L’unico che si salvò fu Sonny Boy.
Arpad Weisz era invece un allenatore di calcio di origine ebraica che vinse in Italia, negli anni Trenta, tre scudetti, uno con l’Inter e due col Bologna. A causa delle leggi razziali del 1938 fu però costretto a lasciare l’Italia per trasferirsi prima in Francia e poi in Olanda. Qui, dopo l’occupazione militare tedesca del 1941, i quattro componenti della famiglia Weisz vennero arrestati e confinati per qualche mese nel campo di transito di Westerbork (dove gli studenti forlivesi si sono recati nel corso del terzo giorno di viaggio). Da lì, con uno dei 93 convogli partiti in un lasso di tempo di circa due anni, i Weisz furono tradotti ad Auschwitz, dove trovarono tutti la morte.
Particolare emozione ha suscitato la visita del monumento realizzato con oltre centomila sanpietrini rossi recanti una stella bianca, che vuole ricordare tutti coloro che transitarono a Westerbork e non tornarono mai più a casa.
Più famosa, ma ancora oggi in realtà poco conosciuta, è la vicenda di Anna Frank, la quarta protagonista del Viaggio della Memoria. Tra il 1942 e il 1944, essendo ebrei, la ragazza e i suoi congiunti furono costretti a nascondersi per evitare l’arresto in una soffitta. La visita della Casa-Museo di Amsterdam, in cui i Frank vissero per oltre due anni prima di essere scoperti a causa di una delazione, è stata di certo il momento più toccante per i partecipanti, che hanno percepito le emozioni e le atmosfere ancora presenti in quel luogo angusto e claustrofobico. Come noto, si salvò solo Otto, il padre di Anna.
Le finalità del Viaggio sono state improntate sul valore della Memoria, fondamentale in un momento storico come quello in cui stiamo vivendo, con numerose guerre che rischiano di compromettere quanto è stato conquistato grazie alla vittoria della democrazia nel secondo conflitto mondiale. L’obiettivo, perciò, è stato quello di far sì che grazie alla conoscenza del passato si possano riconoscere i segnali d’allarme per la nostra società e, nel contempo, si possa trarre un insegnamento per le generazioni attuali e future.
Inoltre, la visione diretta dei luoghi in cui sono stati perpetrati i crimini del nazifascismo ha fatto comprendere ai ragazzi che tali luoghi sono testimoni permanenti degli avvenimenti storici che hanno portato al ripudio della guerra e alla volontà di creare un’Europa unita; per questo nel primo giorno del Viaggio il gruppo ha visitato Strasburgo, sede di uno dei due parlamenti dell’Unione Europea.
Prima della partenza i ragazzi hanno svolto, nei mesi di gennaio e febbraio, diversi incontri di preparazione: con il Rabbino Luciano Caro, con Tommaso Speccher (sulla Conferenza di Wansee), con Maurizio Gioiello (su antisemitismo e leggi razziali), con Alberto Gagliardo (sulla figura di Arpad Weisz), con Francesca Panozzo (sull’antisemitismo in Olanda nella Seconda Guerra mondiale), con Gianni Saporetti della Fondazione Lewin, con Mario Proli (sulla Seconda Guerra mondiale) e con il Punto Europa (sulla nascita dell’Unione Europea e il parlamento di Strasburgo).
In conclusione, l’esperienza è stata talmente positiva che si sta già pensando di replicarla il prossimo anno con un altro progetto di spessore.

Questo post è stato letto 251 volte

Commenti Facebook
Avatar photo

Marco Viroli

Marco Viroli è nato a Forlì il 19 settembre 1961. Scrittore, poeta, giornalista pubblicista, copywriter, organizzatore di eventi, laureato in Economia e Commercio, nel suo curriculum vanta una pluriennale esperienza di direzione artistica e organizzazione di mostre d’arte, reading, concerti, spettacoli, incontri con l’autore, ecc., per conto di imprese ed enti pubblici. Dal 2006 al 2008 ha curato le rassegne “Autori sotto la torre” e “Autori sotto le stelle” e, a cavallo tra il 2009 e il 2010, si è occupato di pubbliche relazioni per la Fondazione “Dino Zoli” di arte contemporanea. Tra il 2010 e il 2014 ha collaborato con “Cervia la spiaggia ama il libro” (la più antica manifestazione di presentazioni librarie in Italia) e con “Forlì nel Cuore”, promotrice degli eventi che si svolgono nel centro della città romagnola. Dal 2004 è scrittore e editor per la casa editrice «Il Ponte Vecchio» di Cesena. Autore di numerose prefazioni, dal 2010 cura la rubrica settimanale “mentelocale” sul free press settimanale «Diogene», di cui, dal 2013, è anche direttore responsabile. Nel 2013 e nel 2014, ha seguito come ufficio stampa le campagne elettorali di Gabriele Zelli e Davide Drei, divenuti poi rispettivamente sindaci di Dovadola (FC) e Forlì. Nel 2019 ha supportato come ufficio stampa la campagna elettorale di Paola Casara, candidata della lista civica “Forlì cambia” al Consiglio comunale di Forlì, centrando anche in questo caso l’obiettivo. Dal 2014 al 2019 è stato addetto stampa di alcune squadre di volley femminile romagnole (Forlì e Ravenna) che hanno militato nei campionati di A1, A2 e B. Come copywriter freelance ha collaborato con alcune importanti aziende locali e nazionali. Dal 2013 al 2016 è stato consulente di PubliOne, agenzia di comunicazione integrata, e ha collaborato con altre agenzie di comunicazione del territorio. Dal 2016 al 2017 è stato consulente di MCA Events di Milano e dal 2017 al 2020 ha collaborato con la catena Librerie.Coop come consulente Ufficio Stampa ed Eventi. Dal 2016 al 2020 è stato fondatore e vicepresidente dell’associazione culturale Direzione21 che organizza la manifestazione “Dante. Tòta la Cumégia”, volta a valorizzare Forlì come città dantesca e che culmina ogni anno con la lettura pubblica integrale della Divina Commedia. Da settembre 2019 a dicembre 2020 è stato fondatore e presidente dell’associazione culturale “Amici dei Musei San Domenico e dei monumenti e musei civici di Forlì”. Da dicembre 2020 è direttore artistico della Fabbrica delle Candele, centro polifunzionale della creatività del Settore delle Politiche Giovanili del Comune di Forlì. PRINCIPALI PUBBLICAZIONI Nel 2003 ha pubblicato la prima raccolta di versi, Se incontrassi oggi l’amore. Per «Il Ponte Vecchio» ha dato alle stampe Il mio amore è un’isola (2004), Nessun motivo per essere felice (foto di N. Conti, 2007) e "Canzoni d'amore e di funambolismo (2021). Suoi versi sono apparsi su numerose antologie, tra cui quelle dedicate ai Poeti romagnoli di oggi e… («Il Ponte Vecchio», 2005, 2007, 2009, 2011, 2013), Sguardi dall’India (Almanacco, 2005) e Senza Fiato e Senza Fiato 2 (Fara, 2008 e 2010). I suoi libri di maggior successo sono i saggi storici pubblicati con «Il Ponte Vecchio»: Caterina Sforza. Leonessa di Romagna (2008), Signore di Romagna. Le altre leonesse (2010), I Bentivoglio. Signori di Bologna (2011), La Rocca di Ravaldino in Forlì (2012). Nel 2012 è iniziato il sodalizio con Gabriele Zelli con il quale ha pubblicato: Forlì. Guida alla città (foto di F. Casadei, Diogene Books, 2012), Personaggi di Forlì. Uomini e donne tra Otto e Novecento («Il Ponte Vecchio», 2013), Terra del Sole. Guida alla città fortezza medicea (foto di F. Casadei, Diogene Books, 2014), I giorni che sconvolsero Forlì («Il Ponte Vecchio», 2014), Personaggi di Forlì II. Uomini e donne tra Otto e Novecento («Il Ponte Vecchio», 2015), Fatti e Misfatti a Forlì e in Romagna («Il Ponte Vecchio», 2016), Fatti e misfatti a Forlì e in Romagna volume 2 («Il Ponte Vecchio», 2017); L’Oratorio di San Sebastiano. Gioiello del Rinascimento forlivese (Tip. Valbonesi, 2017), Fatti e misfatti a Forlì e in Romagna, vol. 3 («Il Ponte Vecchio», 2018). Nel 2014, insieme a Sergio Spada e Mario Proli, ha pubblicato per «Il Ponte Vecchio» il volume Storia di Forlì. Dalla Preistoria all’anno Duemila. Nel 2017, con Castellari C., Novara P., Orioli M., Turchini A., ha dato alle stampe La Romagna dei castelli e delle rocche («Il Ponte Vecchio»). Nel 2018 ha pubblicato, con Marco Vallicelli e Gabriele Zelli., Antiche pievi. A spasso per la Romagna, vol.1 (Ass. Cult. Antica Pieve), cui ha fatto seguito, con gli stessi coautori, Antiche pievi. A spasso per la Romagna, vol. 2-3-4 (Ass. Cult. Antica Pieve). Nel 2019, ha pubblicato con Flavia Bugani e Gabriele Zelli Forlì e il Risorgimento. Itinerari attraverso la città, foto di Giorgio Liverani,(Edit Sapim, 2019). Sempre nel 2019 ha pubblicato a doppia firma con Gabriele Zelli Fatti e Misfatti a Forlì e in Romagna volume 4 («Il Ponte Vecchio») e Forlì. Guida al cuore della città (foto di F. Casadei, Diogene Books). Con Gabriele Zelli ha inoltre dato alle stampe: La grande nevicata del 2012 (2013), Sulle tracce di Dante a Forlì (2020), in collaborazione con Foto Cine Club Forlì, Itinerario dantesco nella Valle dell’Acquacheta (2021), foto di Dervis Castellucci e Tiziana Catani, e I luoghi di Paolo e Francesca nel Forlivese (2021), foto di D. Castellucci e T. Batani. È inoltre autore delle monografie industriali: Caffo. 1915-2015. Un secolo di passione (Mondadori Electa, 2016) e Bronchi. La famiglia e un secolo di passione imprenditoriale (Ponte Vecchio, 2016).