Terrà una relazione sull'importanza religiosa, storica e sociale delle Pievi
Giovedì 23 maggio 2024 lo storico dell’arte Marco Vallicelli parlerà alle socie e ai soci del Lions Club Forlì della nascita delle Pievi in Romagna a partire dal basso Medioevo, un fenomeno che ha coinvolto il nostro territorio sia dal punto di vista religioso sia sociale. Infatti le pievi (dal latino plebs, “popolo”) sono state e sono luoghi di culto cattolico, ma con questo termine si indicava anche una comunità ed il territorio su cui veniva esercitata una giurisdizione. Nell’Alto Medioevo erano riservate alle pievi le funzioni liturgiche più importanti per la collettività poiché erano le uniche chiese dotate di battistero.
Nel territorio del Comune di Forlì sono presenti le Pievi di Santa Maria a Pieveacquedotto, di San Martino a Barisano e a San Martino in Strada e dei Santissimi Pietro e Paolo a Pievequinta. Quest’ultima fa parte della Arcidiocesi di Ravenna, mentre la Pieve di San Pietro in Trento ricade nel territorio ravennate ma appartiene alla Diocesi di Forlì-Bertinoro. Tutti i luoghi citati rivestono tuttora una straordinaria importanza storica, religiosa, culturale e architettonica.
Dal 2018 ad oggi lo storico dell’arte Marco Vallicelli, per conto dell’Associazione Culturale Antica Pieve, presieduta da Claudio Guidi, ha studiato complessivamente 27 fra pievi e antiche chiese della Romagna, predisponendo per ognuna anche un saggio (tutta la documentazione è stata pubblicata in appositi volumi) ed ha condotto altrettante visite guidate ai medesimi luoghi di culto riuscendo a coinvolgere tremila persone. A questo elevato numero di presenze vanno aggiunte le oltre duemila persone che in una trentina di visite hanno avuto la possibilità di conoscere la Pieve di Pieveacquedotto.
Ai presenti del meeting organizzato dal Lions Club Forlì Host, che si svolgerà presso il Grand Hotel Forlì, saranno consegnate in omaggio copie delle pubblicazioni “Antiche Pievi. A spasso per la Romagna – Quinta e sesta parte”, a cura di Marco Vallicelli, Marco Viroli e Gabriele Zelli, foto di Tiziana Catani e Dervis Castellucci.
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