Camminata alla scoperta di giardini e cortili del centro storico di Forlì 

Sabato 25 maggio 2024, con appuntamento e partenza alle ore 9.45 da piazzetta Don Pietro Garbin, antistante la Chiesa di San Biagio, Forlì, Gabriele Zelli condurrà una camminata alla scoperta di luoghi verdi e cortili del centro storico. L’itinerario della passeggiata sarà il seguente: giardino di Palazzo Monsignani, cortile Palazzo Sassi Masini, giardino Orselli, cortile di Palazzo Paulucci Di Calboli.
Palazzo Sassi Masini, oggi sede di uno studentato universitario, è costituito da vari corpi di fabbrica, il cui accorpamento può essere datato alla fine del XVII secolo. Il complesso, che ha subito radicali rimaneggiamenti in età neoclassica, è caratterizzato da un ampio cortile di forma irregolare a ventaglio con un fondale scenografico che lo chiude, dove in una nicchia è inserito un gruppo scultoreo, il “Ratto di Proserpina”, opera ottocentesca di Francesco Andreoli. Il cortile, che è impreziosito dalla presenza di due glicini secolari che avvolgono due facciate del palazzo e da una meridiana quattrocentesca, è chiuso su un lato da due archi di grandi dimensioni. 
Palazzo Monsignani così come lo vediamo oggi è il risultato di vari interventi effettuati in epoche diverse. La semplicità della facciata contrasta con alcuni interni che sono finemente decorati. 
Nel piano nobile si ammirano affreschi eseguiti dal pittore forlivese Giacomo Zampa (1731-1808). Nel corso del Settecento il palazzo fu arricchito da un ampio salone a doppio volume, ornato dal quadraturista Angelo Zaccarini e dal figurista forlivese Antonio Belloni, al quale è attribuito il tondo dipinto sulla volta, la Celebrazione di Romolo. Interessante anche lo scalone, in parte sovrastato da una volta ad ombrello. Il palazzo fu in origine della famiglia Lombardini per poi passare ai marchesi Monsignani Sassatelli, che lo alienarono nel 1883. Nel 1912 divenne di proprietà delle suore Dorotee e sede dell’omonimo Istituto scolastico. Nel 1986, papa Giovanni Paolo II, nel corso della sua visita a Forlì, riposò in un appartamento al pianoterra. Attualmente tutto l’edificio è sede della scuola parificata “Don Oreste Benzi”.
Verso la fine del Settecento e nei primi dell’Ottocento il vasto cortile di Palazzo Monsignani fu utilizzato per consentire di praticare il gioco della palla al bracciale, che aveva acquisito una vasta popolarità, secondo le regole descritte nei “Capitoli particolari del giuoco del pallone di Forlì”. 
Nel 1823 il Consiglio Generale della Città, nella seduta del 9 ottobre, decretò l’edificazione di uno Sferisterio, “… per aderire alle istanze della Gioventù Forlivese, bramosa oltre modo di averlo, onde esercitarsi in quel ginnico gioco”. Lo Sferisterio, costruito su disegno dell’ingegnere Giacomo Santarelli, con il denaro offerto spontaneamente dai forlivesi, fu inaugurato domenica 30 maggio 1924, esattamente 200 anni fa. Fu uno dei più grandi d’Italia; era collocato, com’è noto, appena fuori di Porta Cotogni, addossato al muro di cinta della città.
Nel 1936 parte del terreno retrostante a Palazzo Monsignani fu espropriato dal comune per prolungare via Episcopio fino alla chiesa di San Biagio e venne realizzato un nuovo muro di recinzione.
Palazzo Paulucci de’ Calboli fu costruito in stile neoclassico nel XVIII secolo, su disegno di Luigi Alberti, sotto la direzione dell’architetto romano Saverio Marini. Nell’ampia facciata del palazzo si distingue la parte centrale sormontata da un grande timpano. Molto interessante è lo scalone, abbellito da due gruppi scultorei: Teseo con Minotauro ed Ercole con Idra.  
Il cortile interno è circondato su tre lati da un ampio porticato con volte ad arco ribassato ed è caratterizzato da una magnolia che risulta essere stata piantata negli anni Quaranta del secolo scorso.
La partecipazione alla camminata è libera. Non è necessario prenotare. L’iniziativa non si terrà in caso di pioggia. Per informazioni: 3311040192 (Marusca Caruso dalle 18.00 alle 20.00); 3493737026 (Gabriele Zelli).
Nel corso dell’iniziativa, promossa dal Comitato Pro Forlì Storico-Artistica, sarà possibile acquistare, per chi è interessato, il libro “Forlì città verde”, progetto fotografico di Luca Massari, con un saggio di Gabriele Zelli e il contributo di Fabio Berni (costo 15 euro).

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Marco Viroli

Marco Viroli è nato a Forlì il 19 settembre 1961. Scrittore, poeta, giornalista pubblicista, copywriter, organizzatore di eventi, laureato in Economia e Commercio, nel suo curriculum vanta una pluriennale esperienza di direzione artistica e organizzazione di mostre d’arte, reading, concerti, spettacoli, incontri con l’autore, ecc., per conto di imprese ed enti pubblici. Dal 2006 al 2008 ha curato le rassegne “Autori sotto la torre” e “Autori sotto le stelle” e, a cavallo tra il 2009 e il 2010, si è occupato di pubbliche relazioni per la Fondazione “Dino Zoli” di arte contemporanea. Tra il 2010 e il 2014 ha collaborato con “Cervia la spiaggia ama il libro” (la più antica manifestazione di presentazioni librarie in Italia) e con “Forlì nel Cuore”, promotrice degli eventi che si svolgono nel centro della città romagnola. Dal 2004 è scrittore e editor per la casa editrice «Il Ponte Vecchio» di Cesena. Autore di numerose prefazioni, dal 2010 cura la rubrica settimanale “mentelocale” sul free press settimanale «Diogene», di cui, dal 2013, è anche direttore responsabile. Nel 2013 e nel 2014, ha seguito come ufficio stampa le campagne elettorali di Gabriele Zelli e Davide Drei, divenuti poi rispettivamente sindaci di Dovadola (FC) e Forlì. Nel 2019 ha supportato come ufficio stampa la campagna elettorale di Paola Casara, candidata della lista civica “Forlì cambia” al Consiglio comunale di Forlì, centrando anche in questo caso l’obiettivo. Dal 2014 al 2019 è stato addetto stampa di alcune squadre di volley femminile romagnole (Forlì e Ravenna) che hanno militato nei campionati di A1, A2 e B. Come copywriter freelance ha collaborato con alcune importanti aziende locali e nazionali. Dal 2013 al 2016 è stato consulente di PubliOne, agenzia di comunicazione integrata, e ha collaborato con altre agenzie di comunicazione del territorio. Dal 2016 al 2017 è stato consulente di MCA Events di Milano e dal 2017 al 2020 ha collaborato con la catena Librerie.Coop come consulente Ufficio Stampa ed Eventi. Dal 2016 al 2020 è stato fondatore e vicepresidente dell’associazione culturale Direzione21 che organizza la manifestazione “Dante. Tòta la Cumégia”, volta a valorizzare Forlì come città dantesca e che culmina ogni anno con la lettura pubblica integrale della Divina Commedia. Da settembre 2019 a dicembre 2020 è stato fondatore e presidente dell’associazione culturale “Amici dei Musei San Domenico e dei monumenti e musei civici di Forlì”. Da dicembre 2020 è direttore artistico della Fabbrica delle Candele, centro polifunzionale della creatività del Settore delle Politiche Giovanili del Comune di Forlì. PRINCIPALI PUBBLICAZIONI Nel 2003 ha pubblicato la prima raccolta di versi, Se incontrassi oggi l’amore. Per «Il Ponte Vecchio» ha dato alle stampe Il mio amore è un’isola (2004), Nessun motivo per essere felice (foto di N. Conti, 2007) e "Canzoni d'amore e di funambolismo (2021). Suoi versi sono apparsi su numerose antologie, tra cui quelle dedicate ai Poeti romagnoli di oggi e… («Il Ponte Vecchio», 2005, 2007, 2009, 2011, 2013), Sguardi dall’India (Almanacco, 2005) e Senza Fiato e Senza Fiato 2 (Fara, 2008 e 2010). I suoi libri di maggior successo sono i saggi storici pubblicati con «Il Ponte Vecchio»: Caterina Sforza. Leonessa di Romagna (2008), Signore di Romagna. Le altre leonesse (2010), I Bentivoglio. Signori di Bologna (2011), La Rocca di Ravaldino in Forlì (2012). Nel 2012 è iniziato il sodalizio con Gabriele Zelli con il quale ha pubblicato: Forlì. Guida alla città (foto di F. Casadei, Diogene Books, 2012), Personaggi di Forlì. Uomini e donne tra Otto e Novecento («Il Ponte Vecchio», 2013), Terra del Sole. Guida alla città fortezza medicea (foto di F. Casadei, Diogene Books, 2014), I giorni che sconvolsero Forlì («Il Ponte Vecchio», 2014), Personaggi di Forlì II. Uomini e donne tra Otto e Novecento («Il Ponte Vecchio», 2015), Fatti e Misfatti a Forlì e in Romagna («Il Ponte Vecchio», 2016), Fatti e misfatti a Forlì e in Romagna volume 2 («Il Ponte Vecchio», 2017); L’Oratorio di San Sebastiano. Gioiello del Rinascimento forlivese (Tip. Valbonesi, 2017), Fatti e misfatti a Forlì e in Romagna, vol. 3 («Il Ponte Vecchio», 2018). Nel 2014, insieme a Sergio Spada e Mario Proli, ha pubblicato per «Il Ponte Vecchio» il volume Storia di Forlì. Dalla Preistoria all’anno Duemila. Nel 2017, con Castellari C., Novara P., Orioli M., Turchini A., ha dato alle stampe La Romagna dei castelli e delle rocche («Il Ponte Vecchio»). Nel 2018 ha pubblicato, con Marco Vallicelli e Gabriele Zelli., Antiche pievi. A spasso per la Romagna, vol.1 (Ass. Cult. Antica Pieve), cui ha fatto seguito, con gli stessi coautori, Antiche pievi. A spasso per la Romagna, vol. 2-3-4 (Ass. Cult. Antica Pieve). Nel 2019, ha pubblicato con Flavia Bugani e Gabriele Zelli Forlì e il Risorgimento. Itinerari attraverso la città, foto di Giorgio Liverani,(Edit Sapim, 2019). Sempre nel 2019 ha pubblicato a doppia firma con Gabriele Zelli Fatti e Misfatti a Forlì e in Romagna volume 4 («Il Ponte Vecchio») e Forlì. Guida al cuore della città (foto di F. Casadei, Diogene Books). Con Gabriele Zelli ha inoltre dato alle stampe: La grande nevicata del 2012 (2013), Sulle tracce di Dante a Forlì (2020), in collaborazione con Foto Cine Club Forlì, Itinerario dantesco nella Valle dell’Acquacheta (2021), foto di Dervis Castellucci e Tiziana Catani, e I luoghi di Paolo e Francesca nel Forlivese (2021), foto di D. Castellucci e T. Batani. È inoltre autore delle monografie industriali: Caffo. 1915-2015. Un secolo di passione (Mondadori Electa, 2016) e Bronchi. La famiglia e un secolo di passione imprenditoriale (Ponte Vecchio, 2016). 

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