Ispirato a un’antica ricetta di origine monastica e a una tradizione di famiglia legata a nonna Mentana
MERCATO SARACENO. Un’anima elegante di viola e ciliegia, tratti distintivi del vitigno, impreziosita da un goloso retrogusto di cacao e un finale avvolgente: si presenta così Santo, il liquore al Sangiovese di Tenuta Casali svelato in anteprima agli operatori della ristorazione romagnola in occasione di un pomeriggio a porte aperte tra vigna e cantina loro riservato. Tra visite ai filari e degustazioni delle ultime annate dei vini di punta, lunedì 3 giugno l’azienda vitivinicola di Mercato Saraceno ha dedicato un momento speciale all’assaggio di un nuovo prodotto fortemente legato al territorio e alla storia di famiglia, che si pone allo stesso tempo come ponte tra storia e futuro.
“Nel secolo scorso nostra nonna Mentana, che gestiva l’omonima osteria nella piazza del paese, era solita preparare un liquore di Sangiovese molto apprezzato dagli avventori del locale” hanno raccontato Silvia, Daniele e Francesco Casali, terza generazione di vignaioli. “Era una produzione artigianale, che preparava unendo vino, grappa, acini di caffè, peperoncino e miele millefiori. Per alcuni abitanti di Mercato rappresentava un appuntamento quotidiano, ma c’era anche chi, di passaggio, si fermava appositamente in osteria per gustare quel suo famoso elisir”.
Partendo dalla ricetta segreta di nonna Mentana, ispirata a un’antica preparazione di origine monastica, e aggiornandola attraverso studi e la collaborazione con Alessandro Fanelli, titolare di Officine del Sale e Bandito Spirits, Tenuta Casali ha dato vita a un liquore contemporaneo dal bouquet intenso e armonioso, capace di unire complessità e gradevolezza. Ottimo come aperitivo per la sua fragranza e il basso grado alcolico, può essere degustato anche come piacevole dopo cena da solo o in abbinamento a dolci e biscotti secchi.
“Il liquore fa parte della tradizione italiana e della nostra innata tendenza alla convivialità” hanno spiegato i giovani di Tenuta Casali durante la presentazione. “Ci invita a fermarci, a prenderci un momento per stare insieme e ascoltarci senza fretta. Ecco perché abbiamo voluto fare un liquore che parla del nostro territorio, del nostro passato ma anche di quel gusto semplice del ritrovarsi che abbiamo riscoperto in questi ultimi anni un po’ turbolenti e di cui siamo chiamati a fare tesoro anche per il futuro”.
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