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Importante raccolta alimentare organizzata dalla Caritas

Diocesana Nei giorni scorsi si è svolta la raccolta alimentare organizzata dalla Caritas Diocesana di Forlì-Bertinoro in occasione dell’inizio dell’International Camp of Peace.
Dodici ragazzi provenienti dal Libano, accompagnati da alcuni giovani italiani insieme a cinque ragazze caschi bianchi di Caritas Ambrosiana e a quelli del Servizio Civile presso la Caritas Diocesana, si sono recati presso quattro supermercati Conad di Forlì (Stadium, Ronco, Bengasi e Ravaldino) dove si è svolta la raccolta alimentare per sostenere le famiglie servite dall’Emporio della Solidarietà. Alla raccolta hanno partecipato anche i giovani partecipanti del campo Shalom, un campo di servizio realizzato in collaborazione con il Comitato per la lotta contro la fame nel mondo.
Durante tutto il giorno i protagonisti di questa iniziativa hanno accolto con un sorriso i clienti dei supermercati citati consegnando i volantini della raccolta e una shopper per poter dividere la spesa in comodità, una volta che i clienti uscivano dal negozio hanno raccolto gli alimenti donati e li hanno divisi per tipologia.
Grazie a questi ragazzi e soprattutto grazie all’aiuto delle persone che hanno scelto di dedicare un po’ del loro tempo per aiutare noi e le persone che serviamo, durante tutta la colletta siamo riusciti a raccogliere oltre 140 scatole di alimenti vari: in particolare alimenti per la colazione, legumi e alimenti per l’infanzia.
Questo risultato permetterà di continuare il servizio presso l’Emporio della Solidarietà, principale Opera Segno della Caritas Diocesana di Forlì-Bertinoro, che nel 2023 ha fornito sostegno alimentare a 580 famiglie per un totale di oltre 2.100 beneficiari.
Oltre ad aiutare le famiglie del territorio in difficoltà, l’Emporio vuole promuovere la cultura della condivisione con un riguardo particolare ai beni della terra mirando a prevenire e ridurre lo spreco alimentare.
L’international Camp of Peace, un progetto della Caritas Diocesana, si concluderà il 29 giugno e vuole fornire un’occasione per ragazzi di diversi paesi per sperimentare una convivenza basata sul servizio e su un reciproco scambio culturale, offrendo uno sguardo di apertura ai temi della mondialità e della pace. 

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