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Libertà di stampa, la strana concezione di Giorgia Meloni

Il Presidente Sergio Mattarella ha ricevuto il Sen. Stefano BERTACCO e On. Arch. Fabio RAMPELLI, rispettivamente Presidente del Gruppo Parlamentare “Fratelli d’Italia” del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati,accompagnati dall’On. Giorgia MELONI, Capo della forza politica “Fratelli d’Italia” . (foto di Francesco Ammendola - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

Dopo i servizi di Fanpage

Giorgia Meloni ha una strana visione della libertà di stampa. Dopo il duplice servizio di Fanpage sulla riunione dei giovani di Fratelli d’ Italia la presidente del Consiglio ha parlato di metodi di regime e si è appellata al presidente della Repubblica. Ha anche chiesto se è legittimo infiltrarsi nelle riunioni dei partiti.

La premier ha torto. Il lavoro fatto da Fanpage non solo è legittimo, ma è anche stato fatto bene. Non so come il sito ci sia riuscito, ma è probabile che sia successo (come spesso succede) grazie ad una collaborazione interna. Resta il fatto che non c’è niente di irregolare. Cercare e pubblicare notizie riservate è il lavoro più importante di un giornalista. Ricordo quando ho passato ore nascosto in mezzo al fieno, assieme al fotografo, per documentare un sequestro di droga. Oppure quando un poliziotto mi fece indossare il camice da medico per affiancarlo mentre interrogava una persona che era al Pronto Soccorso. Oppure quando un collaboratore del Corriere di Cesena si aggiunse ai medici del Bufalini che in assemblea plenaria, per la prima volta incontravano Giuseppe Zuccatelli, neo direttore generale dell’ Ausl di Cesena. Ma di esempi del genere ne possono essere fatti a decine se non a centinaia.

Ebbene, questi cosa sono: metodi da regime? No, è un buon giornalismo, come lo è quello che ha fatto Gianmarco Chiocci, direttore del Tg1, quando ha trovato gli elementi per scrivere sulla casa di Montecarlo e mettere nei guai Gianfranco Finì. Giorgia Meloni dovrebbe sapere che la regola che un giornalista deve rispettare è quella di pubblicare notizie verificate e con la giusta continenza.

Infiltrarsi non è un metodo di regime. Lo è molto di più far filtrare le veline, farsi intervistare senza contraddittorio o ridurre ai minimi termini le conferenze stampa. E, se l’Italia arretra in maniera preoccupante nella classifica della libertà di stampa, la colpa non è certo di inchieste come quelle di Fanpage.

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