L'alternativa alla Riviera è complementare e non alternativa
“In vacanza piccolo è bello. Assalto ai borghi del centro” titolava ieri Il Messaggero per parlare di una tendenza che modifica il mercato del turismo. Emerge da un sondaggio di Adoc e Fare Ambiente che il quotidiano capitolino ha visionato in anteprima. Risulta che quest’anno saranno dieci milioni gli italiani che opteranno per mete turistiche alternative, il dieci per cento in più rispetto al 2023. L’impennata c’è stata soprattutto nelle regioni del centro/sud: Calabria +15 per cento, Basilicata +12, Lazio e Molise +9, Abruzzo +8. Ma anche il Friuli Venezia Giulia fa segnare un consistente +10.
Però, al di là dei crudi numeri, la tendenza non può essere sottovalutata. E’ chiaro che i piccoli borghi resteranno una soluzione alternativa e non potranno mai essere una risposta al turismo di massa. Se non altro per spazi ridotti e mancanza di posti letto. Prendiamo Rasiglia, ad esempio. E’ uno spettacolo, ma è talmente piccola che anche nei fine settimana c’è la ressa.
Sui piccoli borghi dovrebbe puntare la Romagna. E’ chiaro che il mare resterà la nostra risorsa principale. Ed è altrettanto certo che non si può pensare di abbinare spiaggia ed entroterra. Le escursioni che si potevano ipotizzare un tempo ora non sono più possibili. La durata delle vacanze in Riviera è talmente compressa che non c’è il tempo per dedicarsi a qualcosa di diverso rispetto a sole, mare e spiaggia.
Quindi quello dei borghi è un turista differente e, in linea di massima, con una maggiore capacità di spesa. E che, inoltre, è alla ricerca di un’offerta più qualificata. Lo segnala anche Il Messaggero che puntualizza: da qui a fine agosto, secondo il report, quattro italiani su dieci saranno disposti a spendere di più per scegliere strutture eco-friendly, che utilizzano energie rinnovabili, gestiscono i rifiuti in modo sostenibile e minimizzano l’uso di plastica. Inoltre aggiunge che il sessanta per cento dei turisti green partecipa a eventi culturali locali, come sagre e feste di paese che sono sempre più gettonate, con un balzo delle presenze del 63,8 per cento rispetto al 2023.
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