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Oltre il mio nome. Storie e memorie di quell’estate 

A Pievequinta verrà presentato il libro di Nadia Bagnoli che ricostituisce l'eccidio nazifascista del 26 luglio 1944

Venerdì 26 luglio 2024, alle ore 20.00, presso il Parco Tobia Aldini, via Olindo Vernocchi, Pievequinta (Forlì), verrà presentato il libro “Oltre il mio nome. Storie e memorie di quell’estate” di Nadia Bagnoli. Insieme all’autrice interverrà Gabriele Zelli, coautore della prefazione del volume insieme a Mario Proli. A seguire saluti istituzionali dell’Amministratore comunale e concerto della Banda di Carpinello diretta da Franco Casadei.
Nella pubblicazione Nadia Bagnoli ricostruisce la storia dell’eccidio perpetrato per rappresaglia dai nazifascisti il 26 luglio 1944 a Pievequinta, esattamente 80 anni fa, quando in seguito all’uccisione di un soldato tedesco vennero prelevati sette antifascisti e partigiani dal carcere di via della Rocca e altri tre dall’ex Brefotrofio e fucilati sulla Cervese, all’incrocio con la strada che porta alla Pieve dei Santi Pietro e Paolo (oggi via del Cippo) e via Fiumazzo. 
L’autrice ha compiuto un pregevolissimo lavoro, curato e dettagliato, in particolare per ricostruire, in modo approfondito, le storie dei dieci uccisi. Questi i loro nomi: Don Francesco Babini, Riziero Bartolini, Alfredo Cavina, Antonio Lucchini, Biagio Molina, William Pallanti, Edgardo Ridolfi, Mario Romeo, Antonio Zoli e Luigi Zoli. Alcuni di loro abitavano nel forlivese, altri invece erano vittime di rastrellamenti avvenuti nel territorio di Verghereto e nella valle del Senio.  
Nadia Bagnoli dedica il capitolo finale al soldato tedesco, un caporalmaggiore con incarico di portaordini che, per motivi rimasti finora ignoti, fu ucciso in quella tragica giornata di ottanta anni fa. Oltre alla necessità di carattere storico, il capitolo dedicato al soldato tedesco ucciso, alla sua provenienza e all’obbligo che lo aveva portato a combattere in Romagna nei ranghi di un esercito occupante, contribuiscono a rendere evidente l’assurda brutalità della guerra, di ogni guerra, che porta a combattere spesso persone che nulla hanno a che fare con le decisioni di chi le guerre, le scatena, le asseconda, le sfrutta. 
Partecipazione libera. 

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