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Confesercenti, l’economia in frenata. Il turismo non basta

La domanda interna resta debole

L’economia italiana mostra segni di rallentamento e, con l’avvicinarsi della discussione sul Documento Programmatico di Bilancio, le stime di crescita indicate appaiono difficili da conseguire senza interventi incisivi. Il dato preoccupante resta la fragilità dei consumi delle famiglie, che crescono a ritmi troppo lenti per garantire una variazione del Pil superiore allo 0,5%, lontano dalle aspettative governative.

Nel territorio cesenate, il settore turistico ha dato un contributo significativo al sostegno dell’economia, grazie alla buona stagione estiva e all’aumento di visitatori, in particolare stranieri, che hanno scelto le nostre località e apprezzato le loro eccellenze. Ma questo non basta, come sottolinea il Presidente di Confesercenti Cesena, Cesare Soldati: “Il turismo da solo non può sostenere la ripresa economica della nostra area. Abbiamo bisogno di politiche che stimolino il potere d’acquisto delle famiglie, altrimenti gli obiettivi di crescita resteranno irraggiungibili.”

Confesercenti osserva che i consumi delle famiglie italiane hanno subito una contrazione rispetto al primo semestre del 2023, registrando un calo di 1,5 miliardi di euro a livello nazionale (-0,3%). A questo si aggiunge la diminuzione dell’indice di fiducia dei consumatori, tornato a scendere a ottobre, un segnale che riflette l’incertezza che pesa sulle decisioni di spesa delle famiglie. “È fondamentale ridare slancio alla domanda interna – continua Soldati – adottando misure che possano supportare le piccole e medie imprese del territorio, che stanno affrontando questo momento con grande impegno ma che da sole non possono colmare il calo generale dei consumi.”

Confesercenti sottolinea, inoltre, l’importanza di migliorare le previsioni della legge di bilancio per l’anno in corso, puntando a una manovra che sostenga non solo il turismo, ma anche i consumi quotidiani, vitali per il tessuto economico locale, fatto di piccole attività commerciali. “Le nostre imprese sono pronte a fare la loro parte, ma servono azioni decise per sostenere i consumi e restituire fiducia al mercato locale. L’economia del territorio cesenate ha bisogno di interventi mirati, perché la ripresa non sia trainata solo dal turismo estivo ma da una domanda interna in crescita,” conclude Soldati.

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