Flussi elettorali, analisi dell’istituto Cattaneo
Come sempre è molto interessante l’analisi dei flussi elettorali fatto dall’ istituto Cattaneo, centro di ricerca diretto da Vassallo. Ha analizza il risultato elettorale in Emilia Romagna e Umbria.
Il risultato questa mattina era su repubblica.it. E l’incipit del pezzo di Gabriella Cerami fotografa molto bene la situazione: a differenza degli altri, gli elettori del Pd non si sono astenuti. Non c’è stato un travaso di voti dal centrodestra al centrosinistra e viceversa e chi alle europee ha scelto FdI ora ha votato la lista del presidente. I consensi dell’ex Terzo polo sono andati in parte verso il centrodestra, fenomeno ormai ricorrente. I 5Stelle hanno dimezzato i consensi.
Come è facile immaginare l’andamento dei flussi sarà oggetto di uni studio approfondito da parte dei vari partiti. Uno degli aspetti più interessanti è la scelta fatta dagli elettori dell’ormai ex terzo polo. Ed è inevitabile che il Pd non sia insensibile a questa scelta. A tal proposito calzano a pennello le parole di Bruno Tabacci, presidente del Centro Democratico, pronunciate nei giorno scorsi a Cesena quando è stato presente per appoggiare la candidatura di Maria Grazia Bartolomei. “Il Pd – ha detto Tabacci – deve cambiare il posizionamento”. Ovvero: non può guardare solo a sinistra, ma posizionarsi anche al centro in modo tale che l’elettorato lo percepisca.
Ma non è facile riuscire a far convivere l’anima di sinistra con quella centrista. Il problema maggiore è Renzi. Ma sarebbe sbagliato circoscrivere il problema alla questione Renzi. Non a caso Tabacci che da sempre è stato nel centrosinistra e che, su questo, non ha risparmiato stoccate all’uomo di Rignano ha invitato il Pd a riposizionarsi. In poche parole: trovare il giusto equilibrio fra centro e sinistra. Facile da dire, ma meno da fare.
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