Fino a un massimo di 50 euro al mese
Andare a lavorare in bicicletta garantisce benefici alla salute (e al portafoglio). Torna, sul territorio comunale, la possibilità di ottenere incentivi economici per i chilometri percorsi da casa alla sede di lavoro, e viceversa. A partire dal 1° dicembre sarà possibile presentare domanda per aderire al bando “Bike to work”, esperienza rinnovata con lo scopo di incoraggiare gli spostamenti quotidiani casa-lavoro e casa-scuola pedalando, fino a un massimo di 20 centesimi per chilometro, e 50 euro al mese a persona.
“Cesena – commenta l’assessore alla Mobilità Christian Castorri – è stata tra le prime città a incentivare gli spostamenti casa-lavoro-casa attraverso l’iniziativa ‘Cambiamomarcia’ partecipata, negli anni, da centinaia di cittadini, annoverata tra le azioni di riferimento a livello nazionale, e inserita a pieno titolo tra gli interventi sviluppati a favore della mobilità ciclabile al fine di promuovere nuovi stili di vita consapevoli e di mobilità attiva anche nell’ottica della prevenzione della salute della collettività. Ulteriore obiettivo di questa iniziativa riguarda il miglioramento della fruizione del territorio, delle infrastrutture a disposizione dei cittadini, sono oltre 100 in città i chilometri di piste ciclabili, e la promozione di servizi per i ciclisti, come le colonnine per la manutenzione fai-da-te. Con ‘Bike to work’ inoltre creiamo rete con le realtà professionali e le scuole del territorio al fine di incoraggiare i dipendenti a un maggiore utilizzo, laddove è possibile, della bicicletta”.
L’invito è rivolto alle attività commerciali, studi professionali, circoli didattici e le aziende pubbliche e private del territorio che abbiano presentato o che presenteranno entro il 31 dicembre di ogni anno un Piano Spostamento casa-lavoro al fine di promuovere la mobilità sul percorso casa-lavoro, mediante l’utilizzo della bicicletta. In questo modo sarà possibile erogare incentivi chilometrici per gli spostamenti casa-lavoro in bicicletta ai lavoratori e alle lavoratrici delle attività commerciali, degli studi professionali, dei circoli didattici e delle aziende pubbliche e private ad esse appartenenti come dipendenti.
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