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La buona politica ha il “coraggio” di riconoscere gli errori

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Interessante l'analisi di Carofiglio

La  buona politica ama gli errori intelligenti, quelli che, riconosciuti ed emendati, migliorano la comprensione e l’azione. Un criterio valido per valutare lo spessore e l’intelligenza di un politico (ma, a ben vedere, di chiunque) consiste nel porgli qualche semplice domanda sugli errori che ha commesso. Come se n’è accorto? Cosa ha fatto per rimediare? E’ stato capace di ammetterli tempestivamente? Lo scrive Gianrico Carofiglio nel suo ultimo libro: Elogio dell’ignoranza e dell’errore, 84 pagine edizioni Einaudi. Un gran bel saggio perché ti fa riflettere portandoti a capire che è fondamentale essere critici con se stessi e che fare un’analisi accurata delle proprie scelte e riconoscere i propri errori non è una debolezza.  Anzi.  

Perché come dice Goethe (citato da Carofiglio): la capacità di sbagliare con eleganza – e di ammetterlo quando è necessario o semplicemente giusto – è un fattore tanto controintuitivo quanto fondamentale del successo in qualsiasi attività.

Ma i nostri politici hanno questa capacità? Per la verità e per onestà intellettuale prima la domanda dovremmo farla a noi stessi. Perché è vero che accettare l’idea che sbagliare (Carofiglio docet) non è una catastrofe, ma un passaggio fondamentale dell’evoluzione. Una forma di armistizio con noi stessi. Un modo per diventare persone migliori.

Però, tornando ai politici, è vero che sempre più spesso propongo opinioni semplici, inoppugnabili. Ma attenzione, è una strategia: sono quelle che fanno più presa sulle persone. Parole che poi sono dimenticate quando vengono smentite anche in modo clamoroso. Le mancate risposte alle promesse elettorali da parte del governo nazionale è forse solo la punta di un iceberg. Ma di casi ce ne sono tantissimi altri. 

Invece come sarebbe bello sentirgli dire “ho sbagliato”. Il problema è che non lo fanno perché temono di avere ripercussioni (calo di immagine), mentre dimostrando di essere umani e rinunciando al machismo ne trarrebbero solo dei vantaggi.

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