CERVIA. Il secondo fine settimana del festival il Porto delle storie si apre venerdì 20 dicembre (ore 21) al Teatro Comunale con una produzione a firma Rapsodia.
Carlo Lucarelli racconta The Clash e noi, ovvero la storia di una delle band più amate di sempre, una band che va ben oltre il punk; ma anche la storia di come quella musica arrivò in Romagna, ripercorrendo le vicende di una generazione che si muoveva tra i locali della riviera, in negozi di dischi diventati leggendari, di mode e di personaggi riemersi da quella memoria collettiva che chiamiamo “noi”. Nel farlo si appoggia a una scaletta di brani scritti da Joe Strummer e soci riletta da un duo di giovani talenti bolognesi dal nome di Jack Belly, capaci di rileggere quella musica in una maniera del tutto originale.
Sabato 21 dicembre invece torna uno spettacolo che si è già fatto conoscere, sia per la narrazione di Emiliano Visconti, sia per la superba voce di Cristina Di Pietro. Mina, le infinte metamorfosi ripercorre le sfide e le peripezie di una delle dive più amate e forse meno capite della storia della musica italiana. Nel farlo si ripercorre anche la storia di un’Italia ormai lontana ma forse più viva che mai, quella che va dalla nascita della televisione al periodo più tumultuoso della storia della repubblica, perché Mina è stata tante cose, ma soprattutto è stata una donna fuori dal comune, capace di intercettare le novità e farle splendere come capace di re-immaginare il ruolo della donna in questa società. Con la sua magica voce Cristina Di Pietro non solo eseguirà alcune perle del suo repertorio ma ci condurrà per mano dando voce ai pensieri e alle riflessioni più che singolari che Mina ha lasciato scritti. Ad accompagnarla un trio di eccezione, con violoncello, viola e pianoforte, per una rilettura fatta ad opera d’arte.
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