Il Molière di Tindaro Granata e Lucia Lavia

BAGNACAVALLO. Dopo il successo degli allestimenti dedicati a classici come La locandiera di Goldoni e La bisbetica domata di Shakespeare – per cui Tindaro Granata è stato candidato al Premio Ubu –, l’attore siciliano e il regista Andrea Chiodi tornano a collaborare lavorando su uno dei testi più fortunati di Molière, Il malato immaginario.

Lo spettacolo, che ha come co-protagonista Lucia Lavia, andrà in scena al Teatro Goldoni di Bagnacavallo mercoledì 29 e giovedì 30 gennaio alle ore 21.  Completano il cast: Angelo Di Genio, Emanuele Arrigazzi, Alessia Spinelli, Nicola Ciaffoni, Emilia Tiburzi, Ottavia Sanfilippo.

Tutti gli interpreti della pièce saranno poi protagonisti del consueto Incontro con gli Artisti che si terrà giovedì 30 gennaio alle ore 18 presso il Ridotto del Teatro (l’ingresso all’Incontro è gratuito).

Il 1673 è l’anno di composizione dell’opera: un nuovo attacco di Molière contro i medici, che testimonia, ancora una volta, il suo odio viscerale per questa categoria.

“Molière – scrive Giovanni Macchia, tra i francesisti più autorevoli del Novecento – è uno scienziato delle nevrosi”. È un uomo malato, che teme di morire, ma che sa anche che ridere e far ridere è una difesa contro quelli che erano i suoi stessi mali: la gelosia, il dolore, l’ansia, la malinconia. C’è, dunque, dietro commedie che sembrano fatte di comicità persino farsesca, l’ombra di un autoritratto, un gioco, dice Macchia, “tra assenza e presenza”.

“La mia esplorazione e curiosità per questo testo – dichiara Andrea Chiodi – inizia da questa battuta di Molière: ‘Quando la lasciamo fare, la natura si tira fuori da sola pian piano dal disordine in cui è finita. È la nostra inquietudine, è la nostra impazienza che rovina tutto, e gli uomini muoiono tutti quanti per via dei farmaci e non per via delle malattie’. Una visione che fa un po’ paura, ma che, allo stesso tempo, mi intriga moltissimo”.

E sarà un Malato immaginario onirico e irriverente quello firmato da Andrea Chiodi, divertente e contemporaneo nel portare in scena le vicende familiari dell’ipocondriaco Argante, circondato da medici inetti e furbi farmacisti, ben felici di alimentare le sue ansie per tornaconto personale.

Come l’avaro Arpagone, Argante è vittima di sé stesso e burattino di chi gli sta intorno, prigioniero della sua stessa paura, un’ossessione – l’ipocondria – che in questa nuova versione del capolavoro di Molière diventerà piena protagonista.

Biglietti: da 18 a 28 euro. Diritto di prevendita: 1 euro.

Prevendite: da martedì 28 gennaio dalle ore 10 alle ore 13 presso la biglietteria del Teatro Goldoni. Prenotazioni telefoniche (0545 64330): nei giorni di prevendita dalle ore 11 alle ore 13. 

Biglietti online: Vivaticket

Info: 0545 64330 e www.accademiaperduta.it

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