Consegnati 5.000 euro raccolti in occasione della camminata dei Babbo Natale
Il Lions Club Forlì Host e il Leo Club hanno donato all’Istituto Oncologico Romagnolo (IOR) 5.000 euro, ovvero quanto raccolto in occasione della camminata dei Babbo Natale che si è svolta con successo lo scorso 26 dicembre. La cerimonia di consegna dell’assegno si è tenuta nel Padiglione Vallisneri dell’Ospedale Morgagni-Pierantoni perché lo IOR, in accordo con l’Ausl Romagna, intende realizzare un progetto di umanizzazione del reparto di Chirurgia e Terapie Oncologiche Avanzate del nosocomio forlivese, un’eccellenza riconosciuta del nostro territorio.
Alla cerimonia hanno partecipato: Luciano Valentini, presidente del Lions Club Forlì Host, Fabrizio Miserocchi, direttore dell’Istituto Oncologico Romagnolo, Mattia Altini, direttore del Presidio ospedaliero, Giorgio Ercolani, direttore dell’Unità Operativa Chirurgia e Terapie Oncologiche Avanzate, e diversi soci dei due clubs.
Nell’occasione il presidente Valentini ha annunciato che sono state programmate altre iniziative di raccolta fondi per sostenere l’importante progetto promosso dallo IOR, perché è intenzione del Lions Club Forlì Host contribuire con almeno altri 10.000 euro. Infatti l’associazione ha stabilito di partecipare con uno stand a Commercianti per un giorno, in programma domenica 23 febbraio, ed ha organizzato un concerto nel Teatro Dragoni di Meldola, dedicato a Lucio Battisti, previsto in calendario per sabato 29 marzo 2025.
Nel corso degli ultimi anni il Lions Club Forlì Host ha sostenuto in diverse occasioni le attività dello IOR, avendo donato un’auto per il trasporto degli ammalati verso i luoghi di cura e per due volte ha devoluto contributi per il Progetto Margherita, che si prefigge di fornire gratuitamente una parrucca alle donne che perdono i capelli nel caso siano sottoposte a cure oncologiche.
Fabrizio Miserocchi e Giorgio Ercolani hanno ricordato che il progetto sarà attuato in base a una direttiva ministeriale e sul presupposto che i luoghi di cura resi più confortevoli raccontino più dell’accoglienza e meno della malattia e della sofferenza. Inoltre devono essere ambienti capaci di rappresentare un valore aggiunto per chi si sottopone alle terapie e anche per chi è incaricato di somministrare quelle terapie.
Mattia Altini, che è appena stato nominato Direttore generale dell’Azienda USL di Modena dopo poche settimane di reggenza della direzione del Presidio ospedaliero di Forlì, ha elogiato quanto verrà realizzato, anche in ragione del fatto che conosce molto bene tutte le attività connesse alle cure oncologiche che si praticano in Romagna e nello specifico fra Forlì e Meldola, dove opera l’Istituto Romagnolo per lo Studio dei Tumori “Dino Amadori” di cui è stato Direttore sanitario.
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