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“Parlami d’amore”, quando la radio cantava la vita

CERVIA. Con Parlami d’amore. Quando la radio cantava la vita, in scena al Teatro Comunale Walter Chiari di Cervia martedì 4 e mercoledì 5 febbraio alle ore 21, Mario Incudine, accompagnato da Antonio Vasta al pianoforte e alla fisarmonica, ci porta dentro questo viaggio fatto di musica e parole, di tenerezza e di ironia, di amarcord e di aneddoti che raccontano un pezzo della nostra storia.

Sotto la guida di Pino Strabioli, artista da sempre sensibile al teatro canzone, la verve e la capacità istrionica di Mario Incudine è al servizio di uno spettacolo che vuole essere anche un omaggio alla canzone d’autore di quegli anni, un repertorio poco battuto, ma ricco di fascino e di bellezza, con testi modernissimi, melodie indimenticabili e armonie ardite. Un “materiale” da riportare a galla e da incorniciare.

Mario Incudine e Antonio Vasta saranno anche protagonisti del consueto Incontro con gli Artisti che si terrà al Ridotto del Teatro mercoledì 5 febbraio alle ore 18 (l’ingresso all’Incontro è gratuito).

Tra il 1918 e il 1940 la produzione musicale italiana ebbe una straordinaria evoluzione. La nascita delle radio, che divenne il mezzo principale della propaganda fascista, contribuì anche ad ampliare il pubblico degli ascoltatori e a diffondere sensibilmente la musica all’interno delle case italiane rendendola un “affare” comune e condiviso. 

Se da un lato si ramificava la musica fomentata dal fascismo, megafono di sentimenti patriottici, famigliari e lacrimosi, dall’altro si diffondeva, in rotta con le direttive dittatoriali, una musica d’oltreoceano, brillante e ironica. Sottobanco, come bische clandestine, nascevano lo swing e il jazz che ben presto entrarono a far parte di una realtà italiana che remava controcorrente attraverso la musica. Con questo spettacolo, e con il racconto di alcuni dei pezzi più belli di quegli anni, va in scena non soltanto uno spaccato di storia della musica italiana ma soprattutto uno spaccato di “storia patria”. Poiché la musica, da sempre, diventa il paradigma di una nazione e di un pensiero. 

L’Italia canticchiò vent’anni Giovinezza ma all’alba del ‘45 tuonò convinta Bella ciao

Biglietti: prevendite e prenotazioni telefoniche (tel. 0544 975166) da lunedì 3 febbraio dalle ore 10 alle ore 13 presso gli uffici del Teatro Comunale con ingresso dal Viale della Stazione. 

Prevendite on line: Vivaticket

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