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Il Myanmar raccontato dai fotografi Tiziana Catani e Dervis Castellucci 

Giovedì 13 febbraio 2025, alle ore 20.45, nella sede dell’Auser Forlimpopoli, via Ho Chi Min 28 (a fianco del supermercato Conad), i fotografi Tiziana Catani e Dervis Castellucci saranno i protagonisti di una serata dal titolo “In zir pr e’ mond – Myanmar”. I due autori presenteranno tre videoproiezioni che raccontano storie e viaggi attraverso la fotografia e la multivisione che hanno vissuto personalmente. Queste le opere che saranno proiettate “Bagan luoghi dello spirito”, “Lago Inle un mosaico di etnie” e “La grande anima dell’Oriente”
Il Myanmar è il più grande paese del sud-est asiatico, in Europa chiamato Birmania, che si trova in condizioni di immensa arretratezza. La stragrande maggioranza della popolazione vive secondo i ritmi di una civiltà contadina profondamente religiosa. Non essedovi una religione di Stato il Myanmar è una nazione anche se i governi che si sono succeduti, quasi tutti di stampo militare in seguito a molteplici colpi di stato ad eccezione di alcuni periodi, hanno sempre mostrato un’accondiscendenza per il buddhismo theravada che è la dottrina religiosa di maggioranza all’interno del paese. Ed è proprio agli aspetti religiosi che fa riferimento la prima proiezione dedicata a Bagan; una delle aree più sacre della Birmania e di tutta l’Asia in generale, dove in una verde pianura di modeste dimensioni i sovrani birmani hanno costruito, tra l’XI e il XII secolo, circa 13.000 templi di varie dimensioni. Attualmente ne sono presenti solo 2.500 che si sta cercando di tutelare, anche ad opera dell’UNESCO.
Una delle videoproiezioni sarà dedicata al lago Inle dove sono numerosi i villaggi con case in legno costruite su palafitte e caratterizzati da orti galleggianti costruiti su uno strato di giacinti e di alghe dove viene posta la terra per le coltivazioni. Per spostarsi da un punto ad un altro e per andare a pesca tutti gli abitanti utilizzano le tipiche imbarcazioni, strette e lunghe, che i pescatori in particolare manovrano con estrema maestria ed equilibrio, muovendo l’unico remo con un solo piede in modo da avere le mani libere per le nasse. 
Al termine momento conviviale. Ingresso libero.

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