Intervento di Jacopo Rinaldini
di Jacopo Rinaldini*
La crisi economica per le fasce più deboli morde con violenza e lo fa oramai da tempo: i risultati sono sotto gli occhi di tutti e, nonostante ciò, il primo atto politico della giunta De Pascale si è tradotto in una vera e propria mattanza fiscale, che ha messo a nudo la reale essenza dello stato delle cose della Regione.
Quella che Bonaccini ha raccontato negli anni scorsi sull’eccellenza della Regione Emilia-Romagna è una favola e i fatti lo confermano.
Il primo vero atto politico della giunta regionale è un importante aumento della pressione fiscale, che non penalizza unicamente le fasce più alte (come sarebbe auspicabile), ma tocca tutta la popolazione, in special modo chi sta pagando gli effetti drammatici della crisi economica.
L’aumento dell’Irpef, ad esempio, colpisce soprattutto le fasce deboli e la classe media e l’aumento del ticket per le prestazioni sanitarie tocca i cittadini in uno dei loro maggiori bisogni, specie in questo periodo in cui, tristemente, molti rinunciano alle cure per assenza di disponibilità economica.
La direzione intrapresa è quella che porta verso l’aumento delle disuguaglianze: la Regione, d’altra parte, avrebbe bisogno di una manovra differente, che preveda la protezione e la tutela del lavoro, la riduzione delle liste d’attesa in ambito sanitario, il sostegno all’edilizia pubblica e il potenziamento dei trasporti pubblici.
Il Partito Democratico ha dimostrato di essere di distante dai bisogni sociali e tetragono alle istanze dei cittadini.
*Rifondazione Comunista Cesena
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