
RAVENNA. La travolgente e caleidoscopica Orchestre Tout Puissant Marcel Duchamp torna in Italia per un’unica data al Bronson di Madonna dell’Albero.
Venerdì 21 marzo (apertura porte ore 21) il collettivo ginevrino suona Ventre Unique, il nuovo album pubblicato il mese scorso. Nato nel 2006 su impulso del contrabbassista Vincent Bertholet, OTPMD fonde post-punk, psichedelia, minimalismo, spiritual jazz e (poli)ritmi africani con testi dalla forte impronta politica, tra spirito altermondista, dimensione collettiva e impegno ecologista. Un mix che li rende uno dei progetti artistici e musicali più necessari e “vivi” in circolazione oggi.
L’ensemble prende ispirazione dalle grandi orchestre africane del XX secolo come la Tout Puissant Orchestre Poly-Rythmo de Cotonou e dal rivoluzionario spirito dadaista di Marcel Duchamp. In quasi vent’anni di attività, il collettivo si è affermato come una delle esperienze musicali più libere e vitali d’Europa, grazie alla sua capacità di mescolare generi e influenze apparentemente lontane.
Il loro sesto ed ultimo album, Ventre Unique, pubblicato dalla cult-label Bongo Joe Records Bongo Joe Records, dà seguito al precedente e acclamato lavoro del 2021, We’re Ok But We’re Lost Anyway, ed è un affresco sonoro in cui le ansie contemporanee si trasformano in potenti esplosioni musicali, tra ritmi ipnotici, melodie trascinanti e una coralità che amplifica il senso di unione e condivisione.
Inciso in 10 giorni allo Studio Midilive di Villetaneuse, vicino a Parigi, sotto la supervisione di Johannes Buff, il disco contiene 11 tracce ed è stato registrato da 12 musicisti, storici componenti della band, fra i quali il francese Gilles Poizat alla tromba, la voce principale Liz Moscarola, due suonatrici di marimba (Aïda Diop ed Elena Beder), due batteristi (Gabriel Valtchev e Guillaume Lantonnet), i chitarristi Romane Millet e Titi, un trombonista (Gif), un violista (Thomas Malnati-Levier), una violoncellista (Naomi Mabanda) e, naturalmente, Vincent Bertholet al contrabbasso. Ognuno di loro ha anche contribuito alle voci, creando quella massa corale che conferisce ai brani degli OTPMD la loro intensità emotiva e potenza rituale. Presenti nell’album anche nuove voci: Mara Krastina (che avrà un ruolo più stabile nel gruppo in futuro) della band svizzera Massicot, presente nel brano Smiling Like A Flower, e François Marry del gruppo francese Frànçois and the Atlas Mountains, il cui timbro inconfondibile si può ascoltare in Tout Haut. Spasmi climatici, crisi collettive e inquietudini personali prendono forma in un vortice di voci, tra arrangiamenti audaci e costruzioni melodiche che mescolano post-punk tropicale, folk dadaista, calypso brut e minimalismo americano.
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