
Giovedì 27 marzo 2025, alle ore 15:45, nella Sala Ex Consiglio della Provincia di Forlì-Cesena, piazza Morgagni 9, Forlì, si terrà un incontro promosso dal Centro Culturale L’Ortica dal titolo “La guerra dei forlivesi. Il Secondo conflitto mondiale visto da vicino”. Per raccontare le terribili vicissitudini del passaggio del fronte nel 1944 saranno presentati i libri: “Destinazione sottosuolo. Storia di Adele Garavini e Primo Pasini: dalla mezzadria poderale forlivese alle solfare cesenati, dalle miniere del Lussemburgo alle gallerie del lager di Mauthausen” di Paola Bezzi, con prefazione di Mauro Mariani e Gabriele Zelli, “I bombardamenti su Forlì. 1944: morte e distruzione nella città di San Mercuriale” di Piero Ghetti e “Forlì 1943-1944. Cronache di guerra e Resistenza nel cuore della Romagna. Dall’Armistizio alla Liberazione” di Marco Viroli e Gabriele Zelli
Interverranno gli autori. Ingresso libero. Per informazioni: 3337167331; centroculturalelortica@gmail.com
Destinazione sottosuolo. Storia di Adele Garavini e Primo Pasini: dalla mezzadria poderale forlivese alle solfare cesenati, dalle miniere del Lussemburgo alle gallerie del lager di Mauthausen
“Lieber Vater (Caro papà), il giorno 30 ho ricevuto con grande gioia la tua cartolina del giorno 18.
Sono felice di sapere che state bene. Posso garantirvi che a me va tutto bene. Il giorno 18 gennaio ho ricevuto con gioia due pacchi.
Caro padre! Al momento ho denaro a sufficienza. Concludo con mille baci e saluti a voi tutti.
Andreas”
Questa è la lettera che il 30 gennaio 1944 Andrea Pasini inviò dal lager di Sachsenhausen ai genitori Primo e Adele e che ora è conservata al Centro di Documentazione sulle Migrazioni umane a Esch sul Alzette, in Lussemburgo. Nulla in realtà andava bene, ma il coraggioso “bambino”, come lo chiamava il padre, rassicurava i familiari per non acuire quella sofferenza drammatica che da sempre caratterizzava le loro vite: da quando Adele Garavini aveva lasciato la casa mezzadrile nella pianura forlivese e, da giovane donna, aveva sposato il fiero minatore cesenate Primo Pasini l’esistenza assomigliava sempre più a un’ardua discesa agli inferi.
Tre figli in Romagna, la partenza di Primo per il Lussemburgo, il complicato ricongiungimento familiare, lo scoppio di due guerre mondiali, altre tre gravidanze all’estero, la decisa militanza antifascista dell’unico figlio maschio, Andrea appunto, la cattura e l’odissea della sua deportazione tra un lager e l’altro.
Andrea Pasini, come racconta Paola Bezzi, morì a Mauthausen il 12 maggio 1945, una settimana dopo la liberazione del campo, consumato dal lavoro forzato nelle locali gallerie di granito dove, col solo piccone e poco altro, fu condannato a ripetere l’infernale destinazione paterna.
I bombardamenti su Forlì. 1944: morte e distruzione nella città di San Mercuriale
Scritto dal giornalista e saggista forlivese Piero Ghetti, con un’ampia prefazione storica sul Secondo conflitto mondiale curata da Gabriele Zelli, il volume contiene una descrizione analitica degli attacchi aerei subiti dalla città di San Mercuriale nell’anno più tragico per la comunità locale: il 1944. Partendo dal prologo dedicato ai bombardamenti aerei sull’Italia, l’autore si sofferma in particolare sulle drammatiche incursioni alleate del 19 maggio e 25 agosto 1944, riportando anche testimonianze accorate, come quelle di Vittorio Mezzomonaco e Luciano Fiumana. Grande risalto viene dato anche all’attacco tedesco del 10 dicembre 1944 sull’antica Chiesa di San Biagio e su corso Diaz, in cui perirono rispettivamente 20 e 67 persone. Quel giorno, oltre al penoso carico di vite umane, andò perduta anche un’eccellenza artistica che tutti ci invidiavano: la Cappella Feo dedicata a San Giacomo Maggiore, con gli affreschi di Marco Palmezzano su cartoni del grande Melozzo da Forlì.
Ghetti intercala i vari saggi contenuti nel libro con numerose foto d’epoca, alcune delle quali inedite, facendo anche ampi richiami alla narrazione dei cronisti del tempo, come Antonio Mambelli, Giuliano Missirini e alcuni parroci della periferia, fra cui mons. Mario Bondini, curato di Santa Maria Assunta della Pianta. In appendice, l’autore inserisce anche alcune schede relative ai rifugi bellici operativi in città durante la guerra, al sistema di difesa antiaerea e alle Grotte di Castiglione.
Forlì 1943-1944 – Cronache di guerra e Resistenza nel cuore della Romagna. Dall’Armistizio alla Liberazione
Forlì 1943-1944 – Cronache di guerra e Resistenza nel cuore della Romagna è un’opera che offre un’analisi approfondita di uno dei momenti più cruciali nella storia di Forlì e della Romagna, durante gli ultimi mesi della Seconda guerra mondiale. Marco Viroli e Gabriele Zelli, basandosi su documenti storici e testimonianze dirette, ci guidano attraverso una serie di capitoli che scandagliano episodi fondamentali e, talvolta, meno conosciuti della Resistenza e dell’occupazione nazifascista. Fondamentali sono i contributi pubblicati nel volume di Oscar Bandini, Ennio Bonali, Maurizio Gioiello, Marino Mambelli e Mario Proli.
Ogni capitolo è dedicato a tematiche specifiche che illuminano vari aspetti della vita quotidiana sotto l’occupazione: dall’eroismo dei partigiani alla brutalità delle esecuzioni e degli eccidi perpetrati dai nazifascisti, dalle difficoltà della popolazione civile al pericoloso lavoro degli sminatori. Il libro ci porta dentro le storie di coloro che hanno sacrificato tutto per la libertà e ci invita a esplorare i danni inflitti agli edifici storici e lo sforzo collettivo per la rinascita della città.
La struttura flessibile del libro permette ai lettori di scegliere e approfondire i temi di loro maggiore interesse, rendendo la lettura coinvolgente e accessibile. “Forlì 1943-1944” è un contributo prezioso alla comprensione di un periodo oscuro e complesso della nostra storia, un’opera che rende omaggio alla memoria di chi ha lottato per la libertà e che ci esorta a non dimenticare.

Questo post è stato letto 31 volte