12 Aprile 2025
Andrea Raccagni, Cosmo camera (parziale), 1988

Andrea Raccagni, Cosmo camera (parziale), 1988

Andrea Raccagni, Cosmo camera (parziale), 1988

RAVENNA. Giovedì 17 aprile alle ore 18, la Fondazione Sabe per l’arte presenta Vortice cosmico, mostra personale dell’artista Andrea Raccagni (Imola, 1921-2005).

Esponente di spicco dell’Informale italiano, Andrea Raccagni è stato un protagonista del panorama artistico nazionale per oltre cinquant’anni. Si dedica alla pittura dal 1941, frequentando gli studi dei pittori Tommaso Della Volpe e Anacleto Margotti a Imola e, saltuariamente, quello di Giorgio Morandi a Bologna. Espone in mostre nazionali e internazionali dal 1948, riportando premi e segnalazioni. Tiene numerose personali in varie città italiane, tra cui Ravenna, presentate da critici come Francesco Arcangeli, Renato Barilli, Flavio Caroli, Gillo Dorfles, Claudio Spadoni e altri. Un aspetto centrale della sua ricerca è l’impiego di materiali insoliti, dal ferro al poliuretano, dalle lamiere ai copertoni, dalle lampadine elettriche a elementi naturali, organici e inorganici, come foglie, sassi, muschi e tralci di vite.

A vent’anni dalla scomparsa, la Fondazione Sabe intende ricordare l’artista evidenziando una peculiarità della sua ricerca plastica, la capacità di solidificare entità gassose altrimenti inconsistenti. Una capacità dimostrata nei Liberi attraverso l’interpretazione del tema cosmico, declinato nelle forme della sfera, della spirale, della nebulosa e della galassia, o di esplosioni nucleari, nella serie dei Funghi di Chernobyl. Una scelta che riflette l’esigenza tutta novecentesca di alleggerire la scultura, di sottrarla alla sua tradizionale grevità per ripensarla in soluzioni dinamiche ed eteree.

Claudio Spadoni è storico dell’arte e curatore. Allievo di Francesco Arcangeli all’Università di Bologna, è stato docente di Storia dell’Arte e direttore dell’Accademia di Belle Arti di Ravenna. È stato inoltre critico per Il Resto del Carlino e per QN, collaborando al contempo con diverse riviste specialistiche. Ha fatto parte dei comitati scientifici di diverse istituzioni, tra cui la Biennale di Venezia, la Quadriennale di Roma e Arte Fiera di Bologna. Dal 2002 al 2014 ha diretto il MAR – Museo d’Arte della Città di Ravenna, per il quale ha realizzato mostre sulla storia dell’arte moderna e contemporanea.

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