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Cani e gatti in corsia al Bufalini. Importante passo in avanti per l’umanizzazione della cura

Cani in ospedale

Una bella iniziativa. All’ospedale Bufalini di Cesena partono due nuovi progetti di pet therapy che portano gli Interventi Assistiti con Animali nei reparti di Pediatria e Geriatria, iniziativa, già sperimentata con successo in Pediatra da settembre a dicembre 2024. Protagonisti sono sei cani (Kao, Maty, Mukky, Onda, Kruger e Paccy) e un gatto (Amilcare), appositamente addestrati, che ogni settimana, per due ore, saranno in corsia a fianco dei pazienti.

L’obiettivo è migliorare la qualità di vita e il benessere psicofisico dei pazienti ospedalizzati, ma anche dei familiari e del personale sanitario, grazie alle capacità innate degli animali di stimolare emozioni positive, ridurre lo stress e migliorare le capacità di interazione.

Ed è un importante passo in avanti per l’umanizzazione delle cure che è uno dei problemi principali della sanità. E’ chiaro che la terapia farmaceutica è l’aspetto fondamentale per la guarigione, ma, nello stesso tempo, è importantissimo anche l’aspetto psicologico. E la Pet-Therapy è un mezzo molto importante. E’ riconosciuto che ha valenza terapeutica, riabilitativa, educativa e ludico-ricreativa. Gli interventi sono pensati per agire sui meccanismi emotivo-affettivi correlati al livello di stress derivante dall’ospedalizzazione, terapie e visite mediche, secondo l’ottica dell’Umanizzazione delle Cure. Oramai è accertato da numerose evidenze scientifiche che un cane o un altro animale accuratamente selezionato, valutato e monitorato, diventa un vero e proprio partner nel processo di guarigione assumendo un ruolo di mediatore emozionale e catalizzatore di processi socio-relazionali.

In ambito pediatrico l’obiettivo è aumentare la fiducia nei piccoli pazienti e nell’operatore sanitario; alleviare lo stress attraverso esperienze emotivamente positive; potenziare la compliance all’ospedalizzazione-terapia; regolare gli stati affettivi critici (paura, ansia, tristezza) correlati all’ospedalizzazione.

Per l’area geriatrica gli obiettivi sono: riduzione dei sintomi comportamentali (agitazione psicomotoria); potenziare la compliance all’ospedalizzazione-terapia; regolazione degli stati affettivi critici correlati alla condizione sanitaria in essere; supporto emotivo; incremento della comunicazione linguistica/espressiva. 

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