Romagna Post

Omaggio alla memoria del grande mezzosoprano Giulietta Simionato nata a Forlì il 12 maggio 1910

Una delegazione dell’Associazione Forlì per Giuseppe Verdi e del Lions Club Forlì Host, con i presidenti Filippo Tadolini e Luciano Valentini, e alcuni residenti e professionisti di via Sara Levi Nathan hanno reso omaggio al grande mezzosoprano Giulietta Simionato, deponendo un omaggio floreale presso la targa che ne ricorda i natali forlivesi. Infatti nel corrente mese ricorrono gli anniversari della nascita e della morte della celebre artista (Forlì, 12 maggio 1910 – Roma, 5 maggio 2010).
Sulla lapide al numero 7 della strada troviamo scritto: IN QUESTO LUOGO DEL POPOLARE BORGO RAVALDINO / IL 12 MAGGIO 1910 / S’ANNUNCIAVA COI SUOI PRIMI VAGITI / LA VOCE INEGUAGLIABILE / DI GIULIETTA SIMIONATO / MEZZOSOPRANO DI FAMA UNIVERSALE / ISPIRATA E GENIALE NOVATRICE DELL’ARTE DEL CANTO / PROTAGONISTA STORICA DI MEMORABILI TRIONFI /SULLE SCENE LIRICHE D’OGNI PARTE DEL MONDO / 
I FORLIVESI /NEL 92° GENETLIACO.

Giulietta Simionato nacque in città perché il padre Felice era un funzionario governativo trasferitosi temporaneamente a Forlì per lavoro, ma vi rimase per poco richiedendo la professione paterna un nuovo immediato spostamento altrove di tutta la famiglia. Sin da ragazza, nonostante l’opposizione della madre, si dedicò allo studio del canto. Debuttò nel 1927 a Rovigo, dapprima nella commedia musicale, poi nell’opera lirica. Con alle spalle una lunghissima gavetta da comprimaria, la sua carriera stentò a decollare fino al 1947, quando giunse il suo primo ruolo da protagonista alla Scala. Da quel momento in poi Giulietta salì sui palcoscenici di tutto il mondo. Grazie alla voce molto estesa e alle notevoli qualità drammatiche, in 39 anni di carriera (dal 1927 al 1966) giunse a interpretare 107 ruoli operistici. Nel 1942 cantò al Teatro Comunale di Forlì in “Cavalleria Rusticana” di Pietro Mascagni a fianco a Mario Del Monaco.

Giulietta Simionato fu grande amica, oltre che assidua collega di Maria Callas. Memorabile resta il loro duetto del 1957 alla Scala in “Anna Bolena” di Gaetano Donizetti come altrettanto rilevante è la sua Adalgisa nella Norma di Vincenzo Bellini, che interpretò spesso accanto alla “divina”.

Dopo il matrimonio si ritirò dalle scene e fu attiva come insegnante e talent-scout. Il 5 maggio 2010 si spense nella sua casa romana, appena 7 giorni prima del centesimo compleanno.
A partire dagli anni Novanta del secolo scorso fu presente in città in alcune occasioni. In particolare nel 2000, in occasione dell’inaugurazione del Teatro Diego Fabbri dopo i lavori di ristrutturazione, e nel 2002 quando il Lions Club Forlì Host le consegnò il Lion d’Oro, importante riconoscimento istituito nel 1990 che l’associazione assegna ogni due anni a un forlivese che si è particolarmente distinto a livello nazionale ed internazionale nell’ambito della propria attività lavorativa nel campo culturale, sociale, artistico e scientifico. In entrambe le occasioni accettò che l’Associazione Forlì per Giuseppe Verdi organizzasse momenti pubblici con la sua presenza durante i quali ribadì che aveva sempre rivendicato la sua nascita a Forlì.

Questo post è stato letto 26 volte

Exit mobile version