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La nuova composizione di Uri Caine in prima italiana al Ravenna Festival

Uri Caine (foto di Roberto Cifarelli)

LUGO. “Per me, il jazz è un modo di vedere le cose”, dichiarò un giovane Uri Caine in un’intervista.

E oggi non c’è dubbio che il compositore e pianista americano abbia continuato a creare secondo questo principio, non solo quando ha re-immaginato partiture di Mahler, Bach o Beethoven, ma anche quando si è proposto di esplorare in musica la vita di Octavius Catto, attivista afroamericano assassinato a Philadelphia nel 1871 da chi si opponeva al diritto di voto per i cittadini di colore. Venerdì 20 giugno, alle 21.30 al Pavaglione di Lugo, The Passion of Octavius Catto di Uri Caine è in prima italiana per Ravenna Festival, in versione cameristica per quintetto jazz e voce solista – in scena accanto allo stesso Caine al pianoforte, ci sono Barbara Walker, storica collaboratrice del compositore e già straordinaria interprete della prima esecuzione a Philadelphia, Mike Boone al basso elettrico, Clarence Penn alla batteria, Ralph Alessi alla tromba e Achille Succi ai sassofoni.

L’appuntamento, che apre un intenso fine settimana di eventi al Pavaglione (sabato 21 Enrico Rava & Stefano Bollani e domenica 22 Malika Ayane in “versione sinfonica” grazie alla complicità dell’Orchestra La Corelli), è reso possibile dal sostegno di Corriere Romagna e in collaborazione con Lugocontemporanea. 

“Essendo cresciuto a Philadelphia, conoscevo la storia di Octavius Catto ma non nei dettagli fino a quando non ne ho letto la commovente biografia scritta da Daniel Biddle e Murray Dubin – racconta Uri Caine – Il libro descrive gli eventi della vita di Catto e dipinge anche un quadro vivido della discriminazione e della violenza contro la comunità afroamericana a Philadelphia, nonché delle lotte e dei successi di Catto e dei suoi compagni attivisti per aiutare a porre fine alla schiavitù, creare istituzioni educative e approvare il 13°, 14° e 15° emendamento”. Parte del fil rouge di eventi con cui Ravenna Festival riflette sul coraggio civile, The Passion of Octavius Catto è un oratorio laico che ripercorre la vita e l’assassinio dell’attivista attraverso un caleidoscopio di stili musicali. È stato commissionato dal Mann Center for the Performing Arts e dal Pew Center for the Arts della città americana per la Philadelphia Orchestra ed eseguito per la prima volta proprio mentre il movimento Black Lives Matter stava iniziando a prendere piede.

Mentre drammatizza episodi della vita del protagonista, l’opera fa riferimento implicito al presente e al modo in cui la storia continui a ripetersi negli Stati Uniti (e non solo), finendo per minacciare una volta ancora le conquiste delle lotte per i diritti civili. Sebbene Catto – educatore, organizzatore comunitario, stella del baseball – abbia vissuto i suoi trentadue anni da uomo libero, la sua generazione fu comunque soggetta a violenze e umiliazioni con l’avvento della segregazione promossa dallo stesso governo americano. Come suggeriscono gli autori della sua biografia, la generazione di Catto prefigura l’era dei diritti civili più nota, anticipando le azioni che sarebbero state di Rosa Parks, Jackie Robinson e Martin Luther King.

Pur ispirandosi alla struttura drammatica delle Passioni di Bach, The Passion of Octavius Catto attinge alle forme e ai suoni di una successiva tradizione corale-liturgica, ovvero la musica gospel della chiesa afroamericana. A bilanciare i “capitoli” esplicitamente gospel ci sono movimenti che riflettono la sensibilità del linguaggio improvvisativo di Caine, soprattutto in corrispondenza dei momenti più violenti della storia di Catto – le sonorità della scrittura orchestrale americana del XX secolo si fondono allora con idiomi vernacolari “d’epoca” come la quadriglia, il cakewalk e il ragtime. Una scelta che non vuole essere filologica rispetto all’epoca di Catto, ma intende evocare alcune delle ricche tradizioni musicali dell’era vittoriana sviluppate dagli afroamericani nel Nord—un’eredità in gran parte dimenticata, oggi oscurata dai colossali successi degli artisti jazz dell’epoca successiva.

Info e prevendite: 0544 249244 – www.ravennafestival.org

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