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E’ la perla del Lago Trasimeno. Anche in una giornata di vento fortissimo e fastidioso, Castiglione del Lago non perde il suo fascino. E’ una località umbra, ma con fortissime influenze toscane. In particolare nella gastronomia che propone molti piatti della Val di Chiana: pici all’aglione, carne chianina e di cinta senese, cantucci col vinsanto. La cucina locale invece punta soprattutto sul pesce di lago. Il piatto più gettonato è il tegamaccio (brodetto), ma anche latterino (fritto) e carpa in porchetta. Altra specialità è la fagiolina del Trasimeno, ma anche gli umbrichelli, formato di pasta simile ai pici.

Paragonato da Lord Byron ad un velo d’argento, il Lago Trasimeno, quarto lago d’Italia per dimensioni (ma poco profondo), nel corso dei secoli ha affascinato innumerevoli poeti, pittori e viaggiatori. Molti i borghi si specchiano sul suo letto. Castiglione del Lago è il più famoso.
Si snoda principalmente lungo via Vittorio Emanuele dove tante bottegucce, localini, ristoranti, ti accolgono con profumi di cose buone ma nella calma di una dimensione a misura d’uomo. La passeggiata all’interno delle mura termina con la Rocca del Leone. E’ circondato da mura medioevali con le tre porte: Perugina Senese, Fiorentina e Perugina. Quasi metà della superficie, quella più orientale, è occupata dal complesso del palazzo ducale e della rocca con annesso giardino, oggi in parte occupato dagli edifici dell’ospedale e da piazza Gramsci. Il resto dell’abitato si raccoglie intorno a tre strade, che diventano due tra piazza Mazzini e piazza Gramsci. L’asse principale è via Vittorio Emanuele, che da porta Senese arriva a piazza Gramsci; è su questa via che si concentrano gli esercizi commerciali (negozietti, bar e locali) e che tocca le principali attrazioni.

Più spartano il lungolago. Ed è un peccato perché avrebbe molte potenzialità. C’è un percorso di tre chilometri comunque vario e piacevole. C’è un porticciolo, aree a prati alternate a spiaggette poco curate, qualche monumento lungo il litorale, un camminamento con panchine, l’imbarcadero per raggiungere le isole con i battelli di linea. Ma si potrebbe fare molto di più.


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