Da qualunque parte la si guardi è una brutta storia. La rottura fra il sindaco di Cesena e Renzo Piraccini non porterà niente di buono. In ballo non c’è solo il nuovo presidente di Cesena Fiera, ma il futuro di Macfrut. La principale fiera cesenate è stata rilanciata da Renzo Piraccini. Quando nubi fosche le aleggiavano attorno, Piraccini se ne fece carico rilanciandola. Prima trasferendola a Rimini, poi dedicandovisi anima e corpo. E i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Il fatturato è quasi quadruplicato e, soprattutto, si sono assopiti il prurito di tante fiere (Milano, Parma e Verona innanzitutto) interessate a mettere le mani sull’ortofrutta.
A far deflagrare tutto non sono state le notizie di stampa che non sono state alimentate dal Comune che, fra l’altro, non aveva nessun interesse a farle filtrare il giorno in cui veniva presentata la nuova edizione di Macfrut. La rottura si era già consumata.
Il futuro ora è incerto. L’unica cosa sicura è che la frattura fra Lattuca e Piraccini non si potrà ricomporre. C’è stata una fuga in avanti che non permette passi indietro. Errori ci sono stati, ma, a questo punto, è inutile cercare delle responsabilità. Di sicuro però questa storia qualcosa ha insegnato: nelle trattative sono fondamentali diplomazia e buon senso. Se ci fossero state forse si sarebbe potuta trovare quella soluzione utile per il futuro della Fiera e di Macfrut.
Ed ora cosa succederà? Il mandato di Piraccini scadrà circa fra un anno, ma non è escluso che il manager saluti e se ne vada, così come pochissimi giorni fa ha fatto la vicepresidente Katia Guerrini. Il prossimo cda è convocato per il pomeriggio di venerdì 26 settembre. E l’ipotesi dimissioni è quotata moltissimo. Anche perché l’addio anticipato è stato ipotizzato da Renzo Piraccini in una lettera inviata ai soci a metà settembre.
Però, al di là della tempistica, resta la stretta necessità di trovare il sostituto di Piraccini. Partendo dal presupposto che non ci potrà essere un’altra figura in grado di ricoprire il ruolo politico e manageriale. Quindi servirà un presidente che si dovrà occupare della parte politica. Nello stesso tempo sarà necessaria l’assunzione di un manager capace e che conosca bene il settore ortofrutticolo. Figura fondamentale per tutelare Macfrut. Perché, se dovesse ridimensionarsi, sarebbe da rivedere tutto il progetto Fiera di Cesena.
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