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Tornano i trebbi teatrali di Luigi Dadina

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RAVENNA. Tornano i Trebbi di Luigi Dadina, storico fondatore delle Albe, che dopo aver toccato la pineta di Classe e Lido Adriano, saranno al Teatro Rasi da mercoledì 1 a domenica 5 ottobre.

Ogni sera, alle ore 19, verrà proposto lo spettacolo Saturno figlio di Anarchia con Luigi Dadina, ispirato all’intellettuale Saturno Carnoli a cui seguirà una cena curata da Pierpaolo Spadoni e la conversazione con ospiti.
Il primo ottobre toccherà a Walter Costa, il 2 ottobre a Marcello Landi, il 3 a Luana Vacchi, il 4 a Tahar Lamri e il 5 a Sorella Anastasia del Monastero Carmelitane Ravenna.

“Questa formula – osserva Dadina – mi consente di riprendere una particolare modalità di presentazione delle mie narrazioni. Dopo le edizioni dei Trebbi nella pineta di Classe, dopo i Trebbi nella città di Lido Adriano, ora, dal primo al cinque ottobre, tocca ai Trebbi al Teatro Rasi. In questa edizione – prosegue – presenterò Saturno figlio di Anarchia, che ripercorre alcune tappe della vita di Saturno Carnoli. Scrittore di saggi, di graphic novel e di romanzi storici, ricercatore indipendente, ma anche artista eclettico, esperto di marketing e di grafica pubblicitaria, Carnoli è stato voce critica e pungente, produttore instancabile di progetti sempre capaci di una visionarietà rara. Una vita furiosamente cittadina, ravegnana, che non ha perso mai i legami con il mondo. 
Lo spettacolo di Albertano e Dadina ci restituisce la vicenda dell’intellettuale ravennate che ha speso la propria vita tra politica, arte, ricerca storica e insegnamento. Un racconto che si fa musica e immagini (i disegni che scandiscono i sette quadri sono di Davide Reviati), componendo per lui un cerchio della memoria, nel quale artisti e spettatori sono immersi nella stessa luce.

Dopo lo spettacolo, che accoglie un massimo di quaranta spettatori, ci si sposta per la cena curata da Pier Paolo Spadoni, chef dell’Osteria del Pancotto di Gambellara, un maestro della cucina romagnola e della sua reinvenzione, mentre i vini sono dell’Azienda Agricola Ravagli.
”Dopo aver consumato comunitariamente il cibo – illustra Dadina – seguirà una conversazione con ospiti che, a nostro avviso, incarnano alcuni dei valori che vengono messi in luce nello spettacolo. A condurre i dialoghi Cesare Albertano, che con me è autore dello spettacolo”.
Ad aprire gli incontri sarà Walter Costa, promotore di Tiratura, un hub innovativo dedicato alla pedagogia della narrazione visiva, alla progettazione grafica e alla stampa sostenibile. In questo incontro saremo sollecitati a ‘partecipare alla creazione’ di una pubblicazione collettiva sulle torri Hammon, alla celebrazione di questo simbolo abbattuto da non molto tempo.
Il secondo incontro sarà con Marcello Landi e con il racconto della sua Associazione Dis-ORDINE che così definisce: “in questo momento di trasformazione dell’istruzione artistica in Italia, è stata fondata a Ravenna l’Associazione ex-allievi e insegnanti delle Scuole d’Arte Dis-ORDINE dei Cavalieri della Malta e di tutti i colori con l’obiettivo di tutelare e tramandare i valori e i saperi di quanti hanno frequentato o prestato la propria attività presso le Scuole d’Arte della provincia di Ravenna. L’Associazione oggi promuove attività di ricerca e tutela dei beni culturali materiali e immateriali del territorio, con conferenze, dibattiti, convegni, esposizioni, performances”.
Luana Vacchi (venerdì 3) è una delle coordinatrici della Casa delle Donne di Ravenna, poeta e insegnante: metterà in relazione la poesia di Herman Hesse e le donne di Ravenna, mentre Sabato 4 Tahar Lamri parlerà delle sue drammaturgie orientali create per il Grande Teatro di Lido Adriano
L’ultimo incontro sarà con Sorella Anastasia del Monastero Carmelitane Ravenna. “Ho iniziato a conoscerla – conclude Dadina – attraverso un podcast durante il lockdown e la sua postura, la sua voce, il suo argomentare, mi hanno colpito fortemente. La sua capacità di dialogo e confronto da un luogo di clausura ci parla, ci suggerisce un modo d’essere, di vivere, aldilà del terribile buon senso, dell’apocalisse del molto comune, della civiltà dell’aperitivo, del nulla che spesso ci avvolge. Una rivolta, una risurrezione”.

I posti sono limitati, è consigliato l’acquisto dei biglietti in prevendita su ravennateatro.com, con satispay (tel. 0544 36239) o presso la biglietteria del Rasi il giovedì dalle ore 16.00 alle 18.00, tel. 0544 30227. Posto unico 25 € (spettacolo, cena e incontro)


info@ravennateatro.com e biglietteria@ravennateatro.com

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