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Le battaglie finali del 2° Corpo d’armata polacco in Italia 

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Sabato 22 novembre 2025, alle ore 16.00, presso l’Abbazia di San Mercuriale, piazza Saffi, Forlì, si terrà una conferenza di carattere storico dal titolo “Seven rivers to Bologna. Le battaglie finali del 2° Corpo d’Armata Polacco in Italia”. Interverranno Enzo Casadio, Gabriele Angelini e Maurizio Nowak. Coordinerà l’incontro Gabriele Zelli.
Alle ore 18:00, nel Salone Comunale, si svolgerà un concerto per archi, in occasione della Liberazione di Forlì e dell’Indipendenza polacca, eseguito dal duo Weronika Bagniewska e Ignacy Krzeminski – Iwan.
In entrambi gli eventi (a ingresso libero) sarà presente il vicesindaco Vincenzo Bongiorno. 
Il 2° Corpo d’armata polacco, comandato dal tenente generale Władysław Anders (1892-1970), ebbe modo di distinguersi nella battaglia di Ancona, liberata il 18 luglio 1944, e nel corso dell’operazione “Olive”, che intaccò seriamente il settore orientale della Linea Gotica nel settembre dello stesso anno. In particolare, la formazione militare, risalita la valle del Tevere, superò la cresta appenninica raggiungendo i dintorni di Forlì. Il 28 ottobre 1944, data simbolicamente significativa in quanto anniversario della marcia su Roma, conquistò la cittadina di Predappio (dove era nato Mussolini), conseguendo un successo di notevole valore propagandistico. In seguito, pose la propria base a Forlì, liberata dai soldati inglesi in collaborazione con i partigiani il 9 novembre 1944. Successivamente le unità polacche furono impegnate nella battaglia per la presa di Bologna che iniziò il 9 aprile 1945. Dopo aver superato i fiumi Senio, Santerno, Sillaro e aver liberato Imola il 21 aprile, la 3ª Brigata fucilieri dei Carpazi e la 5ª Divisione Kresowa entrarono nella città felsinea dove furono contrastate solo da isolate unità tedesche. Le bandiere polacche sventolarono immediatamente su Palazzo d’Accursio e dall’alto della torre degli Asinelli. Solo più tardi entrarono in città i soldati americani, i partigiani della brigata Maiella e il Gruppo Friuli dell’esercito cobelligerante italiano del generale Arturo Scattini (1890-1970). Fu l’ultima battaglia del 2° Corpo d’armata polacco, che il giorno successivo lasciò il fronte. In tutto aveva subito 234 morti e 1.228 feriti su 55.780 soldati di prima linea.

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