
Palazzo Del Capitano – Loggetta Lippi – Bagno di Romagna (FC) 6 Dicembre 2025 – 6 Gennaio 2026
LE FORME DELL’ACQUALoris Bianchi, Ignazio Fresu, Marina Ori, Fiorenzo Montalti, Barbara Pratesi, Monica Serafinia cura di Francesca Caldari
Inaugurazione alla presenza delle autorità: Sabato 6 Dicembre ore 16,00 Palazzo del Capitano – ore 16,30 Loggetta LippiPalazzo del Capitano e Loggetta Lippi diventano un unico grande contenitore culturale in dialogo, e dopo una mostra sulla terra e una sul cielo, ospitano come terzo e ultimo appuntamento di Bagno d’Arte 2025 la mostra Le forme dell’acqua opere di Loris Bianchi, Ignazio Fresu, Marina Ori, Fiorenzo Montatlti, Barbara Pratesi, Monica Serafini.
La Mostra è promossa e patrocinata dal Comune di Bagno di Romagna e curata da Francesca Caldari.
L’evento intende far riflettere sul tema dell’acqua che, in quest’epoca di grandi cambiamenti climatici, è diventato centrale come non mai per la popolazione mondiale. In esposizione le opere di artisti molto diversi tra loro, i quali hanno offerto variegate interpretazioni del tema: l’acqua come elemento fisico, metafisico e panteistico; l’acqua con il suo ecosistema, l’acqua come fonte di vita, l’acqua nelle sue forme, ghiaccio, pioggia, acqua marina, acqua fluviale, acqua lacustre.
Gli artisti celebrano l’acqua, simbolo della vita per eccellenza ed elemento della natura più ineffabile, per la sua stessa trasparenza, sotto il profilo pittorico, fotografico, installativo, dedicando paesaggi, scene di vita quotidiana. Ed ecco in mostra l’installazione di Ignazio Fresu “Dea Madre” una vera celebrazione dell’importanza dell’acqua. Essa è iconica per eccellenza, simbolo di vita, madre della vita stessa. Si sublima e trasforma in pioggia, nebbia, neve e grandine, ghiaccio e vapore, assume la forma dei mari, fiumi, laghi, ghiacciai. Si modella adattandosi alla forma che la contiene, oltre a trasformarsi ci sfugge. (T. Presi).
L’Acqua è un liquido e, in quanto tale, assume la forma del contenitore che la accoglie; col passaggio da una sembianza ad un’altra compie una metamorfosi e si modifica, attribuendosi molte significazioni. Nella nostra cultura, ma non solo, questo celebrato elemento incolore ed inodore ha sempre goduto di particolare valore, sino a diventare simulacro di sé stesso.
La fonte, la vita, l’acqua sorgiva, la purificazione e così via.Il celebre detto “Panta rei” (πάντα ῥεῖ), attribuito a Eraclito è comunemente utilizzato per intendere che niente è permanente e “tutto scorre”, l’acqua pittosto che un oggetto è uno scorrere. Il senso è generalmente ricavato da uno dei più conosciuti e citati frammenti di Eraclito pervenuti: «Nello stesso fiume non è possibile scendere due volte» e di cui “Panta rei” rappresenta la sintesi. Pertanto che le cose siano soggette al cambiamento e alle trasformazioni, secondo le interpretazioni prevalenti del pensiero di Eraclito, è l’“essenza” delle cose stesse.
Grazie agli scatti preziosi di Marina Ori e Loris Bianchi ci è possibile scorgere la bellezza del mondo naturale in cui l’acqua è protagonista nelle sue varie forme. Vediamo allora mari, laghi, fiumi, ma anche formazioni di ghiaccio, nebbia, pioggia. Nei loro scatti l’elemento acqua, viene celebrato, quasi per incuterci un senso di profondo rispetto, perchè come disse Leonardo da Vinci: <<L’acqua costituisce il fondamento della vita nel mondo della natura>>. Senza di essa infatti non possiamo vivere.Così anche nelle delicate tele della Serafini, dove essa è rappresentata come cubetto di ghia ccio, come pozzanghera, come goccia, con sapienti giochi di trasparenze che alludono alla sua ineffabilità. Magistrali le gocce d’acqua, dove la Serafini, con virtuosismo e verosimiglianza, riesce a scattare istantanee di sublime bellezza.
Ben diverso l’approccio della Pratesi, la quale immerge il pubblico in composizioni materiche, dove il colore blu trionfa e ci immerge nelle sue profondità. Nell’opera “La danza dell’acqua” sentiamo il suo scorrere, la profondità degli abissi, ne veniamo quasi inghiottiti. Nella sua arte il colore è una continua trasformazione, fino a diventare materia non solo da guardare, ma da toccare. Non mescola mai in un quadro tanti colori, sceglie una tonalità e gioca sulla sua trasparenza.
Ma l’acqua è anche un ecosistema meraviglioso, un proliferare di creature, e con Montalti, veniamo catturati dai suoi pesci guizzanti realizzati con legni naturali. Nicola Saldutti scrive di lui sul sul Corriere della Sera: <<All’inizio Fiorenzo Montalti di Cesena, Fotografo, artista del legno e non solo si è occupato della terra…poi è arrivato al mare: i suoi pesci fatti di pezzi di legno sono un modo per raccontare storie e riflessioni, facezie… I pesci che parlano, come i pesci che ascoltano la predica di Sant’Antonio da Padova. Legno che diventa mare>>.
Marina Ori e Loris Bianchi, compagni di viaggio e di esplorazione, condividono una profonda passione per la fotografia naturalistica, sia terrestre che subacquea. La loro avventura inizia nel 1987, quando insieme frequentano il primo corso da sommozzatori con la FIPSAS. Da quel momento, l’interesse per il mondo sommerso li porta a immergersi nei fondali marini di tutto il mondo, affascinati dalla varietà di colori, forme e comportamenti della fauna marina.
Parallelamente, la loro attenzione si è estesa anche agli ambienti terrestri, con uno sguardo sempre sensibile e rispettoso verso la natura e i suoi delicati equilibri. Il desiderio di raccontare la bellezza del mondo naturale li ha portati a partecipare a workshop, concorsi fotografici – ricevendo premi e riconoscimenti – e a realizzare numerose mostre fotografiche.
Dal 2015 sono membri attivi dell’Associazione Fotografi Naturalisti Italiani (AFNI) – Sezione Emilia-Romagna, con cui collaborano nell’organizzazione di eventi, esposizioni e serate divulgative, promuovendo una cultura della natura fondata sul rispetto, la conoscenza e la meraviglia. Entrambi provengono da una formazione creativa: Marina, diplomata all’Istituto d’Arte per il Mosaico di Ravenna, e Loris, con studi tecnici all’Istituto per Geometri di Cesena. La fotografia è diventata per loro il punto d’incontro tra arte, tecnica e sentimento.Ignazio Fresu, nato a Cagliari, dove ha frequentato il Liceo Artistico.
Successivamente ha proseguito gli studi all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Dal 1975 vive e lavora in Toscana. La sua arte si concentra sulla bellezza delle cose temporanee e sul modo in cui il tempo inganna e trasforma tutto ciò che ci circonda. Le sue installazioni e sculture giocano con la percezione della solidità degli oggetti, mostrando quanto tutto sia destinato a cambiare e a scomparire.
Per realizzare le sue opere, Fresu usa materiali riciclati e scarti industriali, trasformando rifiuti in creazioni che raccontano sia l’eccesso di spreco della nostra società sia la possibilità di rinnovamento. La sua ricerca è influenzata dal pensiero filosofico di autori come Eraclito e Gianni Vattimo e si concentra anche su temi ambientali ed etici. Attraverso le sue opere, invita a riflettere sull’impatto che abbiamo sul pianeta e su come diamo valore agli oggetti nella vita quotidiana. Dal 1973 le sue opere sono state esposte in mostre in Italia e all’estero, e alcune sue installazioni sono permanenti in diverse città italiane e all’estero, tra cui Firenze, Milano, Cagliari, Berlino e La Valletta.
Fiorenzo Montalti, nato a Cesena nel 1961, ha frequentato l’Istituto d’Arte di Forlì, vive a Macerone di Cesena (FC) dove ha il proprio laboratorio e svolge l’attività di grafico. Ha partecipato con le proprie sculture ad alcune mostre ed esposizioni personali e collettive in diverse parti d’Italia. Nel 2016 inizia un percorso artistico usando assi di legno sovrapposte, lasciate allo stato naturale e colorate solo dal tempo di stagionatura. Le prime opere sono realizzate interpretando alcuni disegni dell’artista Tinin Mantegazza, realizzando un presepe monumentale nelle cantine di Villa Torlonia a San Mauro Pascoli.
Nel 2017 inizia un racconto artistico che ha l’utopia di far parlare i pesci e fare riflettere sul senso della vita attraverso avvenimenti dove i pesci sono stati protagonisti. Al Museo della Marineria di Cesenatico espone con una mostra personale dal titolo “Pesci fuor d’acqua…tra miracoli, storie e facezie”. Alcune sculture sono state esposte nel Padiglione del Ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, in occasione della fiera internazionale “Seafood Expo” a Barcellona, Spagna. Barbara Pratesi, nata il 26 dicembre 1965 a San Marcello Pistoiese (PT), è attiva nei settori della pittura, scenografia, decorazione e progettazione culturale. Dopo il diploma presso l’Istituto Petrocchi di Pistoia, ha proseguito la formazione accademica presso l’Accademia delle Belle Arti di Firenze, specializzandosi in Scenografia e Pittura del nudo. Dal 1984 sviluppa un percorso professionale autonomo, operando in ambito teatrale, televisivo e decorativo. Ha collaborato con produzioni Rai e Mediaset e ha diretto cantieri artistici in Italia e all’estero.
La sua ricerca pittorica si distingue per una forte componente materica e gestuale. Le tonalità, spesso stratificate e vibranti, costituiscono l’elemento centrale della sua espressione artistica, capaci di evocare emozioni, atmosfere e narrazioni interiori. Ha realizzato opere di arte sacra esposte in modo permanente in luoghi di culto della Terra Santa, tra cui Betlemme e Gerusalemme. Parallelamente all’attività artistica, Pratesi è attiva nell’ideazione e nella realizzazione di eventi culturali. In qualità di presidente dell’associazione I Colori nel Silenzio, promuove il dialogo tra arte, territorio e comunità attraverso progetti che valorizzano la memoria, la testimonianza e la dimensione umana dell’esperienza artistica. Vive e lavora in Toscana.
Monica Serafini, nata a San Remo nel 1958, vive a Bologna da molti anni. Ha conseguito la Laurea in Architettura presso l’università di Genova, ma la sua vera passione da sempre è stata quella del disegno e della pittura. Terminata la sua attività lavorativa, ha frequentato un corso specifico presso l’Università Primo Levi, tenuto dal maestro Maurizio Tangerini, che le ha permesso di approfondire il disegno artistico e le varie tecniche: acrilico su tela, tecnica mista su tela, olio su tela ed altre.
Gli insegnamenti del Maestro sono stati fondamentali per migliorare le sue capacità. Recentemente ha partecipato alla ventiduesima edizione di Vernice Art Fair (marzo 2025) presso la Fiera di Forlì.
“Le forme dell’acqua”
Loris Bianchi, Ignazio Fresu, Marina Ori, Fiorenzo Montatlti, Barbara Pratesi, Monica Serafini
A cura di Francesca CaldariPalazzo del Capitano, Via Fiorentina, 38 – Bagno di Romagna (FC) Loggetta Lippi, Piazza Ricasoli, 1 – Bagno di Romagna (FC) 6 dicembre 2025 – 6 gennaio 2026
Inaugurazione: Sabato 6 dicembrePalazzo del Capitano ore 16,00 Logetta Lippi ore 16,30
Orari: sabato: 15,30 – 18,30 – Domenica: 10.30-12.30 e 15.30-18.30
Aperto l’8 dicembre e il 6 gennaio
Loggetta Lippi aperta su appuntamentoPer Informazioni: francescacaldari@libero.it – cell. 347.0358274 Con la collaborazione di Romagna Fiere Srl INGRESSO LIBERO
Rosetta Savelli
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