Romagna Post

L’archivio fotografico di Tonino Simoncelli protagonista di una mostra interattiva 

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L’esposizione in programma a Meldola

Sabato 20 dicembre 2025, alle ore 16.00, presso la Galleria Michelacci (ex Chiesina dell’Ospedale), via Cavour 60, Meldola, si terrà l’inaugurazione della mostra fotografica interattiva, nata dall’imponente lavoro di digitalizzazione del fondo fotografico personale di Tonino Simoncelli.
Simoncelli, maestro elementare meldolese e appassionato fotografo, nell’arco di oltre ottant’anni, ha raccolto decine di migliaia di scatti dedicati alla vita familiare, sociale e pubblica della comunità. Immagini che ben rappresentano, il cuore e la vita di Meldola e di più generazioni di uomini e donne che qui hanno vissuto, lavorato, costruito, sognato.
L’iniziativa rappresenta un momento significativo per l’Associazione Archivio Digitale Romagnolo APS che da più di dieci anni si dedica alla raccolta, conservazione e valorizzazione delle memorie fotografiche del territorio romagnolo, digitalizzando immagini e testimonianze analogiche e rendendole accessibili al pubblico attraverso tecnologie avanzate e sistemi interattivi di consultazione come il riconoscimento facciale dei propri cari. Una missione nata quasi per gioco tra amici nel 2010, ma cresciuta fino a diventare un vero e proprio presidio culturale, oggi forte di oltre 80.000 immagini digitalizzate ad alta risoluzione catalogate in un data base.
La mostra è il risultato di una straordinaria operazione di recupero: oltre 20.000 negativi del fondo Simoncelli sono stati digitalizzati in pochi mesi grazie a strumenti di scansione di ultima generazione e a sistemi di catalogazione supportati dall’intelligenza artificiale. Il materiale, in gran parte mai stampato prima, restituisce alla Città un patrimonio visivo unico e toccante del tempo passato: ritratti, feste, scuole, sport, momenti di quotidianità e trasformazioni del territorio, filtrati dallo sguardo profondo di un protagonista della vita meldolese. Immagini che spesso spiritosamente, malinconicamente o drammaticamente dipingono un mondo scomparso nell’arco di pochi decenni e difficilmente riconoscibile dalle nuove generazioni.
La peculiarità dell’esposizione risiede proprio nella sua natura interattiva: non solo stampe selezionate, ma l’accesso diretto all’intero archivio digitalizzato tramite schermi interattivi, invitando i visitatori a esplorare, riconoscere, ricordare e, perché no, contribuire con nuove memorie al patrimonio collettivo.
La mostra vuole essere quindi non solo un omaggio a un grande appassionato di fotografia, ma anche un esempio concreto di ciò che può nascere dalla collaborazione tra privati, istituzioni e associazioni: un invito aperto a chiunque desideri condividere le proprie memorie perché possano diventare, nel tempo, un bene comune. Per questo l’Archivio Digitale Romagnolo rivolgere un invito a tutti coloro che conservano fotografie, pellicole o vecchie raccolte familiari: prestare temporaneamente questi materiali alla digitalizzazione significa salvarli dal rischio dell’oblio e contribuire alla costruzione di un grande archivio comune, in cui ogni storia individuale diventa parte del racconto collettivo del territorio e un legame tra le generazioni. L’esperienza del fondo Simoncelli – oggi restituito in tutta la sua ricchezza – è la prova più evidente di quanto queste donazioni possano generare valore culturale, storico ed emotivo per tutta la cittadinanza.

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