Questa mattina intervento dell'assessore Donini all'assemblea di Legacoop. Ha parlato anche di E45, tangenziale di Forlì e raccordo Ravenna Ferrara
Aeroporto di Forlì e metropolitana di costa non sono più solo un esercizio dialettico, ma potrebbero avere un futuro. In questo momento il condizionale non solo è d’obbligo, ma è fondamentale. Ancora non si sa se avranno le gambe per camminare, ma una cosa però è certa: sono progetti che interessano Raffaele Donini, assessore regionale alle Infrastrutture e alla Programmazione Territoriale. Lo ha detto lui stesso questa mattina nel corso dell’assemblea di Legacoop Romagna che si è tenuta nei locali della rinnovata fiera di Cesena.
Per quanto riguarda l’aeroporto di Forlì Donini è stato estremamente chiaro. Ha premesso che quattro aeroporti in Regione (Bologna, Forlì, Parma e Rimini) sono troppi. “È una scelta che adesso non sarebbe fatta” ha aggiunto. Però, ha continuato, siccome ci sono bisogna lavorare per fare in modo che possano stare sul mercato. E la strada da battere è quella di creare e valorizzare un sistema integrato e specializzato. Insomma, ritiene che sia non solo inutile, ma anche controproducente creare delle sovrapposizioni o inutili concorrenze. Fino ad ora è soddisfatto di quello che è stato fatto con Bologna, Parma e Rimini. Per quanto riguarda lo scalo rivierasco Donini ha detto che servirà sempre più valorizzare la sua vocazione turistica. Su Forlì invece ha detto che non è stato possibile fare niente perché “in ostaggio a una gestione inadeguata”. Quindi ha garantito che c’è la disponibilità della Regione a prendersi cura dello scalo forlivese “ma non abbiamo un interlocutore adatto”. Ha poi aggiunto che serve un intervento dell’Enac, dopo di che lui entrerà in gioco così come fece in passato quando si scontrò con l’allora ministro Lupi.
Interessante anche l’accenno alla metropolitana di costa, opera che un po’ tutti ritenevano fosse morta e sepolta. Ma pare proprio non essere così. Ancora è troppo presto per dire che si farà, ma una cosa è certa, tornerà ad essere un elemento al centro del dibattito. Non si spiegano altrimenti le parole dell’assessore. Non era tenuto a parlarne. Nessuno lo aveva sollecitato. Lo ha fatto di sua iniziativa e l’esperienza insegna che un politico fa una scelta del genere quando vuole che si parli di quel tema. In tal senso Donini è stato estremamente chiaro. “In Emilia Romagna dovrebbero esistere – ha detto – due città metropolitane. Quella di Bologna è quella del mare. Per quanto riguarda la costa noi dobbiamo lavorare per facilitare bene i collegamenti”. Quindi ha aggiunto che si potrebbe (ha usato il condizionale) riprendere in esame il progetto della metropolitana di costa fra Rimini e Ravenna.
La viabilità romagnola è stato poi un altro modo affrontato dall’assessore. Entro la fine del mandato ha detto che conta di finanziare il completamento della tangenziale di Forlì. Punta inoltre all’adeguamento progettuale del raccordo Ravenna Ferrara che sarà anche un passo importante verso il collegamento con la E45 per la quale sono stati stanziati quattrocento milioni di euro per manutenzione e riqualificazione.
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