Fa i conti su spese e mancati incassi e aumenta la batteria degli esperti
Marco Casali (Pdl) torna sulla vicenda dei Gessi e fa la pulci al Comune sui costi sostenuti. Inoltre annuncia di aver aumentato la batteria degli esperti. Questo il documento.
Sappiamo dell’annosa vicenda (in piedi da ormai quasi 10 anni) e delle pendenze economiche che sono ancora in ballo e sappiamo, date le recenti e definitive sentenze, che il Comune di Cesena ha torto marcio su tutta la linea.
Una vicenda che nasce nel 2002 e investe dapprima la Giunta Conti e poi quella Lucchi. Una situazione a cavallo fra due Sindaci (entrambi PD) che non può essere gestita ora con l’italico esercizio dello scarica barile.
Si cerca quindi il responsabile o i responsabili politici di quello che potrebbe essere un vero e proprio buco finanziario stante almeno le richieste di controparte che ammontano a circa 4 milioni di euro.
In attesa di sapere l’esborso definitivo del Comune, si può già fare però una stima sintetica di quello che fino ad ora la gestione della pratica ci è costata (a tutti noi contribuenti).
Ben 50 mila euro circa di spese legali sostenute, quasi 100 mila euro di mancati canoni e spese di manutenzione del parco e molto probabilmente almeno 50 mila euro di danni alla struttura che dal novembre 2009, quindi da quasi 10 anni, è chiusa e in stato di rovina.
Un conto per ora già a quasi 200 mila euro. Solo questa cifra basta per aprire un dibattito e renderci finalmente conto che questo Comune non è così virtuoso così come Sindaco e Vicesindaco ci vendono a parole negli inutili dibattiti di carta bianca o nei loro comunicati stile Pravda emessi da quella agenzia di stampa che sta a Palazzo Albornoz, pagata da tutti noi, ma al servizio esclusivo della loro propaganda.
Proprio per vederci chiaro, Libera Cesena ha provveduto a nominare in qualità di esperti, oltre all’Arch. Pagliacci già consulente del nostro gruppo, anche l’Arch. Urbanista Vittorio Foschi.
L’esperienza di Vittorio, già Presidente dell’Ordine Provinciale degli Architetti e urbanista di grande prestigio, sarà utile per capire gli aspetti tecnici che la politica avrebbe dovuto fare suoi per risolvere il problema.
Una cosa è certa: il conto che ora si presenta è duplice, uno economico e uno politico. Entrambi comunque vanno saldati.
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