È un tema sottovalutato mentre di interventi se ne potrebbero fare
C’è un tema che a Cesena è quasi completamente ignorato. E, secondo me, sbagliando. Parlo del lungofiume. È chiaro, non avrà mai il ritorno mediatico che può garantire il dibattito su piazza della Libertà, ma io credo che le forze politiche (ma non solo) dovrebbero prendere in considerazione o confrontarsi su un aspetto che solo in apparenza è di secondo piano. Non è detto che si debbano fare delle modifiche, tanto più sostanziali. Ma qualche intervento ci potrebbe essere.
Secondo me avere il fiume che attraversa la città è una fortuna e perciò il tema dovrebbe essere al centro del dibattito politico. Ancora di più a ridosso delle elezioni.
Quando parlo di lungofiume mi riferisco al tratto dal Ponte vecchio a quello della ferrovia. In merito non ho molte idee. In passato avevo lanciato “Cesena beach”, da realizzare nel tratto fra Ponte Vecchio e Ponte Nuovo. C’era anche in progetto. Poi non se ne è fatto niente. Non credo sia stato un male.
Dal punto di vista commerciale probabilmente avrebbe funzionato. Però forse aveva ragione chi la considerava una forzatura che avrebbe anche avuto un impatto negativo dal punto di vista dell’immagine. Tagliate quelle grandi piante che ci sono forse toglierebbe qualcosa.
Questo non vuol dire che non si debba fare niente. Anzi. Potrebbe essere interessante organizzare in punto di ritrovo nella zona del ponte della ferrovia. Non è un tentativo di spostare Cesena beach. Però potrebbe essere frequentato, in particolare dalla primavera alla fine dell’estate. Mi rendo conto che c’è una forte controindicazione: in inverno sarebbe in balia dell’acqua ogni qualvolta si alzasse. Come si potrebbe fare? Si potrebbe fare?
Un recupero invece potrebbe essere pensato per l’ex chiosco della benzina di fronte a Salaroli. In passato era stato aperto un bar. Non andò bene. Ma allora non era un parcheggio frequentatissimo. Quindi adesso un ragionamento si potrebbe fare. La prima cosa comunque sarebbe riasfaltare il piazzale e mettere ordine nell’area di sosta.
Infine c’è il tema del percorso. Molto frequentato. Più di quanto si pensi. Vi si trovano podisti, ciclisti, camminatori e persone che passeggiano. Non ci sarebbe molto da fare. Anche perché la strada (battuta) è in buone condizioni. La prima cosa sulla quale concentrarsi sarebbe il taglio dell’erba. Soprattutto in primavera.
Poi ci si potrebbe fare uno o più percorsi vita: da una decina di fermate ognuno. È vero che c’è già al parco Ippodromo. Ma non sarebbe un doppione. L’esempio viene dalla pineta di Pinarella dove di percorsi del genere ce ne più di uno e senza soluzione di continuità.
Infime c’è il mercatino degli agricoltori. È giusto continuare a tenerlo di fronte al Caps? Il dibattito c’è. Prima o poi qualcuno dovrà rispondere. Forae non sarebbe male spostarlo nel mercato ambulante. Di sicuro sarebbe un errote portarlo nella nuova piazza della Libertà.
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