L'ex ct guidò gli azzurri agli europei dell'88 e ai mondiale giocati in casa nel '90
Ieri sera si è spento a Brescia Azeglio Vicini, ex ct della Nazionale e calciatore, all’età di 84 anni. Romagnolo doc, verrà ricordato per la sua simpatia (gran raccontatore di barzellette) e per la sua profonda umanità, oltre che per i meriti sportivi.
Vicini era cresciuto nelle giovanili del Cesena, la squadra della città dove era nato nel 1933. Da calciatore Azeglio Vicini vestì tre sole maglie: Vicenza, Sampdoria (con cui disputa 7 campionati) e Brescia, dove nel 1966 chiude la carriera a 33 anni.
L’anno successivo iniziò la sua carriera da allenatore proprio sulla panchina delle Rondinelle, esperienza negativa conclusa con la retrocessione in serie B. Entrò quindi nel settore tecnico della Nazionale e dopo dieci anni tra Under 23 e Under 21 approdò, nel 1986, alla Nazionale maggiore, prendendo il posto di Enzo Bearzot. Il tecnico cesenate è stato sulla panchina della Nazionale per cinque anni e cinque giorni, dall’8 ottobre 1986 (esordio a Bologna: Italia-Grecia 2-0) con il bilancio di 54 partite, 32 vittorie, 15 pareggi e 7 sconfitte. Da ct azzurro Vicini ha conquistato due dolorosi, ma comunque prestigiosi, terzi posti: nell’Europeo 88 e nel Mondiale 90.
Italia ’90 è stato senza dubbio uno dei massimi momenti di aggregazione sportiva nel nostro Paese. La selezione italiana era davvero formidabile: Zenga, Maldini, Vierchowod, Giannini, Baggio, Mancini, solo per citarne alcuni. Vicini portò gli azzurri fino in semifinale, dove si piegarono solo ai rigori dinnanzi all’Argentina di Maradona; il piazzamento finale dell’Italia fu il terzo posto (dopo la finalina vinta contro l’Inghilterra) e in virtù di questo risultato Vicini venne riconfermato ct. In seguito alla mancata qualificazione per gli europei del 1992, tuttavia, fu sostituito da un altro grande allenatore romagnolo, Arrigo Sacchi.
Premiato con la Panchina d’Oro alla carriera nel 1991 e con la Panchina d’oro speciale nel 2011, in FIGC ha ricoperto fino al 2010 il ruolo di presidente del Settore Tecnico di Coverciano e direttore della Scuola Allenatori, prima di cedere il ruolo a Roberto Baggio. “Con Azeglio Vicini se ne va un pezzo di storia del nostro calcio. Lo sport italiano perde un grande tecnico e un uomo straordinario” ha dichiarato il ministro per lo Sport Luca Lotti “Ci mancheranno il suo stile e la sua misura. Grazie Azeglio per tutte quelle notti magiche”.
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